Nel cuore dell’inverno romano, tra stand, dibattiti e incontri con il pubblico, si rinnova l’appuntamento con Atreju, il tradizionale raduno organizzato da Fratelli d’Italia. La manifestazione, iniziata sabato scorso e destinata a concludersi il 14 dicembre, richiama ogni anno un pubblico eterogeneo: ministri, esponenti politici, giornalisti, ma anche personalità del mondo dello spettacolo, dello sport e della televisione. L’evento si conferma così un crocevia di idee e un luogo di confronto tra mondi diversi, in cui politica e cultura si incontrano per offrire spunti di discussione al pubblico.
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Quest’anno, tra gli ospiti più attesi, figurano la giornalista Ilaria D’Amico e l’ex portiere di Juventus e Nazionale, oggi direttore sportivo della Nazionale italiana, Gigi Buffon. La loro presenza testimonia l’apertura dell’evento a figure esterne al mondo strettamente politico, rendendo Atreju una piattaforma di dibattito allargata, dove si affrontano temi che spaziano dall’educazione, allo sport, fino alla libertà di espressione e alla formazione dei giovani.
Ilaria D’Amico: libertà di pensiero e confronto
La giornalista e conduttrice televisiva interverrà sabato alle 21.30 per discutere di odio politico e libertà di pensiero, affrontando temi centrali nella società contemporanea. In un’intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera, D’Amico ha spiegato le motivazioni che l’hanno spinta ad accettare l’invito dell’onorevole Filini di Fratelli d’Italia: “Mi sono chiesta: perché non dovrei andare per un preconcetto? Perché non sono un elettore di Fratelli d’Italia? Io che non ho un’appartenenza o una fede politica precisa, perché non avrei dovuto partecipare a un confronto libero di idee? Il pregiudizio iniziale mi ha spinto a dire: vado”.
La giornalista ha inoltre sottolineato l’importanza del clima dell’evento, più che dell’invito in sé: “La prova del nove non è invitare chi non la pensa come te, ma il clima che gli si crea intorno, la reazione del pubblico”. D’Amico ha ricordato con interesse anche una giovane Giorgia Meloni, ospite del suo programma Exit su La7, definendola tenace e capace di imporsi in un contesto prevalentemente maschile: “Mi piace la sua storia. Una donna che si è imposta in un partito prevalentemente di uomini… in tante cose dissento da lei, ma la sua storia è rivoluzionaria”.
Buffon e il ruolo degli oratori nella formazione
Gigi Buffon interverrà alle 15.30 dello stesso sabato per affrontare il tema del ruolo degli oratori nella formazione dei giovani. D’Amico ha spiegato di non aver saputo subito che sarebbero stati invitati entrambi e ha chiarito alcuni preconcetti legati alle posizioni politiche del marito: “Gigi è stato cultore di tante cose. Sostenitore aperto di Mario Monti quando era premier. In alcuni momenti anche di Renzi. Il suo pensiero di gioventù fu malamente espresso a 18 anni. Piuttosto è un liberale moderato. Anche lui ondivaga alla ricerca di un centro di gravità permanente”.
Il loro intervento, pur provenendo da mondi diversi, mette in luce la volontà di offrire al pubblico spunti di riflessione concreti, senza limitarsi a un confronto meramente ideologico.
Vita privata e attenzione al gossip
Ilaria D’Amico ha anche raccontato della loro scelta di tenere la vita privata lontana dai riflettori: “Quando ci siamo messi insieme abbiamo chiesto ai nostri uffici stampa di non aggiornarci sul gossip. Preferiamo vivere una vita reale. Non siamo ansiosi di uscire sui giornali, non siamo mondani né due che sgomitano per apparire”. La giornalista ha aggiunto come l’attenzione mediatica sulla coppia resti comunque alta, ma hanno scelto di affrontarla con distacco e ironia, privilegiando la quotidianità familiare.
La partecipazione di D’Amico e Buffon ad Atreju 2025 conferma dunque l’ampiezza del raduno, capace di mescolare politica, cultura e sport in un contesto di dialogo e confronto, offrendo ai cittadini non solo uno spazio di incontro, ma anche un’occasione di riflessione su temi di grande attualità.