
La pista del gesto volontario appare sempre più probabile nelle indagini sull’esplosione avvenuta a Barberino di Mugello, dove ha perso la vita Pierantonio Cianti, pensionato di 71 anni. L’uomo viveva nell’abitazione in affitto ed era prossimo allo sfratto, una situazione che secondo gli investigatori potrebbe aver inciso sul suo stato emotivo.
I vigili del fuoco, intervenuti sul posto, hanno trovato nell’appartamento tre bombole di gas: una esplosa, che ha generato la deflagrazione, e altre due integre. Una di queste aveva però la valvola aperta, un elemento che rafforza ulteriormente i sospetti di un gesto intenzionale.
Secondo gli inquirenti, Cianti potrebbe aver provocato l’esplosione nella notte tra il 7 e l’8 dicembre, dopo mesi di turbamento per lo sfratto annunciato dai proprietari circa un anno fa. La mancata possibilità di rinnovare il contratto lo aveva messo profondamente in difficoltà.
Dagli accertamenti è emerso che l’uomo aveva manifestato più volte la propria preoccupazione, cercando in vari modi di evitare di lasciare la casa in cui viveva da tempo. “Da mesi ci aveva detto che doveva trovare un’altra sistemazione”, hanno raccontato alcuni conoscenti, spiegando però che non era riuscito a individuare un alloggio alternativo.

La notte della tragedia, riportano alcuni quotidiani locali, l’ex camionista avrebbe inviato un messaggio alla proprietaria poco prima della deflagrazione. Intorno alle 3:45, l’appartamento in via Garibaldi è saltato in aria, provocando la morte immediata del 71enne.
Quando i vigili del fuoco sono arrivati sul posto, per Cianti non c’era più nulla da fare. Il suo corpo è stato trovato riverso a terra, vicino all’ingresso, probabilmente sbalzato dall’onda d’urto dell’esplosione.
Ciò che inizialmente poteva sembrare un incidente ha assunto rapidamente contorni diversi. I soccorritori, infatti, hanno individuato la bombola esplosa e le altre due integre posizionate in una stanza adiacente, una con la valvola aperta e accanto a una vecchia stufa elettrica, un dettaglio particolarmente allarmante.
La deflagrazione non ha solo distrutto l’abitazione dell’uomo: sette case vicine sono state dichiarate inagibili e diverse famiglie sono state costrette a evacuare a causa dei danni strutturali subiti.
Per avere un quadro definitivo dell’accaduto si attendono ora sia la relazione tecnica dei vigili del fuoco, non ancora depositata, sia i risultati dell’autopsia sul corpo dell’uomo, che verrà effettuata nelle prossime ore.


