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Lavrov: “Risponderemo a eventuale schieramento di truppe europee in Ucraina”

Pubblicato: 10/12/2025 09:56

Un nuovo monito arriva da Serghei Lavrov, ministro degli Esteri russo, che nelle scorse ore ha lanciato un avvertimento diretto ai Paesi europei in merito alla presenza militare in Ucraina. Il capo della diplomazia russa ha chiarito che la Russia non intende “entrare in guerra con l’Europa”, ma ha ribadito che Mosca sarebbe pronta a rispondere qualora si verificasse un eventuale dispiegamento di truppe europee nel territorio ucraino. Una dichiarazione che riaccende la tensione diplomatica e sottolinea quanto il fronte politico e militare resti estremamente instabile.
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Secondo quanto riportato dalle agenzie russe, Lavrov ha criticato apertamente le scelte dell’Unione europea, accusandola di coltivare illusioni su una possibile sconfitta della Russia. Il ministro ha definito questa posizione una forma di “cecità politica senza speranza”, una frase che sintetizza il giudizio critico di Mosca sulle strategie perseguite dalle istituzioni europee.

Le accuse all’Unione europea e il clima di crescente tensione

Lavrov ha evidenziato come, dal punto di vista del Cremlino, il comportamento dell’Europa non solo alimenti il conflitto, ma esponga il continente a rischi che potrebbero essere evitati con un approccio diplomatico più prudente. La prospettiva di una presenza di forze europee in Ucraina viene interpretata da Mosca come una provocazione diretta, motivo per cui, ha spiegato il ministro, la Russia si dichiara pronta a reagire.

Pur ribadendo di non volere uno scontro diretto con l’Europa, Lavrov ha lasciato intendere che qualsiasi passo ritenuto ostile potrebbe generare conseguenze sul piano della sicurezza. Le sue parole si inseriscono in un contesto già segnato da frizioni crescenti tra Mosca e Bruxelles, con il conflitto ucraino al centro di dinamiche sempre più tese tra Russia e Unione europea.

Il messaggio del ministro appare dunque come un duplice segnale: da un lato il tentativo di raffreddare le interpretazioni sulla volontà russa di estendere il conflitto; dall’altro, la fermezza nel dichiarare che ogni coinvolgimento diretto di truppe europee sarebbe considerato inaccettabile e meritevole di risposta.

Uno scenario diplomatico ancora instabile

Le parole di Lavrov rivelano ancora una volta quanto la situazione attorno alla guerra in Ucraina resti fluida e potenzialmente esplosiva. La critica alla presunta “cecità politica” europea mira a mettere in discussione la strategia di Bruxelles, accusata di sottovalutare i rischi legati a un aumento della pressione militare sul fronte orientale.

Il tema del dispiegamento di truppe europee resta comunque al centro del dibattito e alimenta un clima di incertezza che riguarda tanto la sicurezza del continente quanto gli equilibri geopolitici globali. Mentre la Russia ribadisce la propria disponibilità a evitare un conflitto diretto, la minaccia di una risposta a eventuali mosse europee evidenzia la fragilità di un quadro internazionale in cui pochi passi possono alterare drasticamente la situazione.

Il monito di Lavrov rappresenta dunque un nuovo capitolo nella lunga serie di scambi tesi tra Mosca e Bruxelles, confermando come ogni dichiarazione russa continui ad avere un impatto significativo sul dibattito politico europeo e sulla percezione del rischio legato al conflitto in corso.

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Ultimo Aggiornamento: 10/12/2025 10:18

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