
L’incontro pre-natalizio a Cologno Monzese con Pier Silvio Berlusconi si è trasformato in una doppia celebrazione, tra l’atmosfera delle feste e un clima di entusiasmo alimentato da risultati televisivi oltre ogni aspettativa. All’ingresso della sede Mediaset, un imponente albero di Natale accoglieva tutti, mentre in sala i numeri de La ruota della fortuna venivano presentati come un traguardo straordinario. Federico di Chio, direttore marketing strategico, non ha nascosto l’orgoglio: “Non esiste al mondo un programma che fa tutti questi contatti in una settimana. La ruota è diventata un caso, una fortunata intuizione imprenditoriale ed è merito di Pier Silvio, è farina del suo sacco”. Un risultato che, secondo il management, si deve anche alla guida di Gerry Scotti, definito “uomo coraggioso e grande aziendalista”.
Ed è proprio sulla scia del successo del quiz che si comprende meglio la decisione, sorprendente fino a pochi mesi fa, di retrocedere Striscia la notizia dalla fascia dell’access prime time. Pier Silvio Berlusconi ha spiegato come, insieme ad Antonio Ricci, sia maturata una scelta che lo scorso luglio pareva impossibile: “È una decisione che abbiamo preso insieme ad Antonio Ricci, sarebbe stato sbagliato riportare Striscia in access visti i risultati de La ruota della fortuna. Siamo molto fiduciosi in una sua evoluzione”. Il programma satirico avrà comunque alcune prime serate, probabilmente dopo il 20 gennaio, e si presenterà con un’impostazione rinnovata.
Rivoluzione nel palinsesto: stop ai reality
Dove invece la strategia cambia in modo più drastico è nella gestione dei reality show. Mediaset ha deciso di fermare L’Isola dei famosi, che non tornerà in primavera, mentre per il Grande Fratello si parla di una pausa programmata: “Che sarebbe più giusto e prudente far riposare un po’”. Una scelta però non definitiva, perché, come chiarisce l’amministratore delegato, tenerlo troppo lontano dai palinsesti potrebbe rivelarsi rischioso: “È una macchina che va rinnovata, ma va tenuta comunque calda, fermarlo per troppo sarebbe rischioso”. La porta resta quindi aperta a un ritorno, magari già nel prossimo autunno, con un format rinfrescato e un cast ancora una volta misto, Vip e Nip.

L’eventuale assenza dei due reality principali solleva una questione di spazi da colmare. A Fanpage.it, Pier Silvio ha confermato che esistono diverse soluzioni: “Le serate del Grande fratello e dell’Isola potrebbero essere sostituite da altro nel genere intrattenimento, oppure qualche quiz o programmi evento come This is me, Incontrada e D’Alessio, lo show di Pio e Amedeo, lo speciale Il Volo. Ma a essere sincero, il mio sguardo è sempre più orientato alle fiction, vorrei produrne di più”. Un obiettivo dichiarato, anche se ostacolato dai lunghi tempi produttivi, che secondo Berlusconi rappresenta un terreno dove Mediaset può crescere prendendo esempio dalla Rai, ritenuta molto forte nel genere.
Sguardo internazionale e nuovi talenti
Non manca uno sguardo al panorama televisivo internazionale. Quando gli viene chiesto quale reality straniero riterrebbe efficace da acquisire, Berlusconi risponde con sicurezza: “Nessuno, il migliore lo abbiamo noi ed è Temptation Island, che anche in Spagna sta facendo grandi numeri. Non quanto in Italia, perché loro non hanno Maria De Filippi”. E tra le cose che invece invidia alla concorrenza? Una soltanto, sorprendentemente: un telegiornale locale e regionale, un modello che definisce di grande valore e che vorrebbe replicare anche all’interno dell’ecosistema Mediaset.

Sul fronte dei volti televisivi, Pier Silvio si dice soddisfatto della sua squadra. Non ricerca nomi da “strappare” alla concorrenza e conferma il buon esordio di Max Giusti alla guida di Caduta libera. Per quanto riguarda Amadeus, nonostante le voci sul suo coinvolgimento nello show Una nessuna centomila, l’Ad definisce l’ipotesi Mediaset “fantatelevisione”: “È sotto contratto con Discovery, è un’opzione che ad oggi non c’è”.
Il futuro dei palinsesti e il ruolo di Ilary Blasi
Inevitabile una riflessione più ampia sul futuro dei palinsesti, in un momento in cui le abitudini del pubblico stanno cambiando rapidamente. Berlusconi spiega che la concorrenza crescente e la migrazione verso le piattaforme dopo una certa ora portano a ripensare il ruolo della seconda serata: “Può essere vero che l’access diventi una prima serata e dopo vadano fiction o serie ad appuntamenti singoli o spazi più brevi”. Nessuna rivoluzione immediata, dunque, ma un processo di adattamento già iniziato.


Infine, spazio anche al futuro di Ilary Blasi, ancora parte della squadra Mediaset. “Ci sono vari progetti che potrebbero vederla coinvolta, è un po’ presto per dirlo”, precisa Pier Silvio, lasciando aperta la possibilità che la conduttrice possa essere protagonista non solo dell’estate di Battiti Live, ma anche degli speciali primaverili nati dopo l’acquisizione di Radio Norba. Un’ulteriore conferma che il 2024 televisivo dell’azienda sarà, almeno nelle intenzioni, un anno di cambiamenti, equilibri nuovi e ambizioni crescenti.


