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Casa Bianca: “Trump è frustrato, vuole azioni e non più chiacchiere”

Pubblicato: 11/12/2025 21:01

l presidente degli Stati Uniti non vuole più chiacchiere, vuole azione concreta. Lo ha spiegato chiaramente la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, commentando la situazione degli incontri diplomatici relativi all’Ucraina e alla Russia. «Se c’è una chance reale di firmare un accordo di pace, se pensiamo che quegli incontri abbiano un senso, manderemo un rappresentante», ha detto Leavitt, sottolineando la frustrazione del presidente per le riunioni che sembrano fatte solo per il gusto di farle.

«Il presidente è stufo degli incontri solo per il gusto di fare gli incontri. Non vuole più parlare, vuole agire», ha aggiunto Leavitt, ribadendo la linea della Casa Bianca secondo cui il tempo della diplomazia fine a se stessa è ormai terminato. Le dichiarazioni arrivano mentre sul fronte internazionale cresce l’attenzione sulle possibili iniziative diplomatiche nel fine settimana, anche se al momento non ci sono conferme ufficiali.

La situazione sul campo, intanto, resta tensionata. Nella capitale ucraina Kiev si sono verificate due esplosioni che hanno provocato almeno una vittima e diversi feriti. Si tratta di un militare della Guardia nazionale ucraina, deceduto a seguito della detonazione di un ordigno nel distretto di Darnytskyi.

Secondo quanto riferiscono i media locali, altre quattro persone sono rimaste ferite nelle stesse esplosioni. Tra di loro ci sono due poliziotti e un altro militare della Guardia nazionale, coinvolti nella gestione dell’emergenza subito dopo il primo scoppio.

La prima esplosione si è verificata mentre due membri della Guardia nazionale erano impegnati in una pattuglia di routine nel quartiere di Darnytskyi. Poco dopo, la seconda detonazione ha colpito la zona al momento dell’arrivo di polizia e soccorritori, complicando ulteriormente la gestione della situazione.

La Procura di Kiev ha avviato le indagini per chiarire la dinamica delle esplosioni e accertare eventuali responsabilità. Al momento non sono stati forniti dettagli sull’origine dell’ordigno né sulle modalità con cui sia stato piazzato, ma gli inquirenti trattano la vicenda con la massima attenzione per la sicurezza della città.

Il bilancio delle vittime e dei feriti ha immediatamente acceso l’allerta nelle autorità locali, che hanno rafforzato i controlli nei principali punti della capitale ucraina. La popolazione resta in apprensione, soprattutto dopo gli avvertimenti diffusi sui rischi legati a possibili nuovi attentati.

Sul fronte diplomatico, le dichiarazioni della portavoce Leavitt segnano un cambio di tono della Casa Bianca: il presidente sembra intenzionato a passare dalla diplomazia simbolica a iniziative concrete, mostrando una linea più decisa nei confronti sia dell’Ucraina sia della Russia.

In questo contesto, la situazione a Kiev evidenzia la complessità della gestione della sicurezza urbana in tempo di conflitto, dove anche un singolo ordigno può avere conseguenze tragiche. La combinazione di tensione sul terreno e pressioni diplomatiche rende il quadro internazionale particolarmente delicato.

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