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“Corri lassù tra le nuvole”. Il dramma di Sofia a soli 10 anni: lo strazio di un paese intero

Pubblicato: 11/12/2025 22:08

Un lungo, quasi interminabile applauso ha accompagnato il feretro della piccola Sofia Cecilia Roma all’uscita dalla Chiesa Nuova di Carovigno, mentre una pioggia di palloncini bianchi si alzava nel cielo grigio del pomeriggio. Attorno, una folla immensa e composta: amici, conoscenti, famiglie intere, compagni di classe e cittadini che non hanno trovato altra risposta al dolore se non quella presenza silenziosa. Volti rigati dalle lacrime, sguardi persi nel vuoto, abbracci che provavano a fare da scudo a un dolore che ferisce l’anima. Era evidente che nessuno, oggi, voleva essere altrove.

Le strade attorno alla chiesa erano gremite ben prima dell’inizio della celebrazione, trasformando Carovigno in un unico abbraccio collettivo. La comunità, insieme a quella di Ostuni, si è ritrovata unita come raramente accade, stretta dal bisogno di dare un ultimo saluto a una bambina di appena dieci anni, scomparsa troppo presto. In quell’atmosfera sospesa, le due città si sono fuse in un’unica voce che tremava di commozione e incredulità.

La celebrazione, presieduta da don Franco Maldarella, è stata carica di intensità emotiva. Il sacerdote, visibilmente provato, ha guidato la comunità in un momento che è stato insieme preghiera, riflessione e carezza simbolica ai genitori. «Il nostro volto si bagni di lacrime, ma non di disperazione – ha detto –. Sofia ora vede la luce del Signore. Non è un addio, è un arrivederci». Un messaggio di speranza nel cuore di un dolore che sembra non lasciare spazio ad altro. In prima fila, tra gli altri, anche il sindaco Massimo Lanzilotti, insieme a tutta la rappresentanza cittadina.

In queste ore Carovigno e Ostuni vivono un lutto profondo, un dolore che – come spesso accade per la morte di un bambino – sembra non trovare parole adatte. La comunità si è stretta attorno ai genitori, alle famiglie, ai compagni di scuola, come se ognuno sentisse il bisogno urgente di condividere un fardello troppo pesante per essere portato da soli.

La piccola Sofia, figlia di una mamma ostunese e di un papà carovignese, è stata colpita martedì da un malore improvviso. Trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale “Camberlingo” di Francavilla Fontana, le sue condizioni sono peggiorate rapidamente, lasciando i sanitari impotenti di fronte a un cuore che ha smesso di battere nel giro di pochi minuti. Ogni tentativo è stato inutile, e la notizia ha squarciato la quiete delle due comunità.

Sofia frequentava la quinta elementare e solo lo scorso anno aveva ricevuto la sua prima comunione. I suoi compagni erano presenti oggi in chiesa, stretti tra loro come a proteggerne la memoria. Vedere quei bambini, con gli occhi lucidi e il fiato corto, ha reso tutto ancora più difficile. La scuola, le strade, i social: ovunque scorrono da giorni messaggi di affetto, ricordi, dediche che parlano di una bambina timida e dolce, capace di illuminare una stanza con un sorriso.

Al termine della celebrazione sono state lette cinque lettere, ognuna un colpo al cuore. «Cara Sofia, non avremmo mai immaginato di dirti addio così presto. Il tuo viso dolce rimarrà per sempre nei nostri cuori», ha letto una voce spezzata. «Illumina con i tuoi occhi la tua famiglia e tutti noi». Un’altra lettera ricordava la sua passione per i cavalli, immaginandola ora «a cavallo tra le nuvole». Parole semplici, ma piene di tutto l’amore possibile.

Un pensiero speciale è arrivato anche dalla classe 5ª G, che ha voluto stringersi attorno alla mamma Concetta, al papà Antonio, al fratellino Riccardo e a tutti i loro cari. «Sarà difficile tornare in aula e vedere il suo banco vuoto», hanno scritto. «È come se, in cuor nostro, Sofia fosse figlia di tutte noi mamme».

In quell’ultimo saluto, tra silenzi e singhiozzi, Carovigno ha mostrato tutta la sua capacità di diventare famiglia quando una ferita colpisce uno dei suoi bambini. E mentre i palloncini bianchi volavano in cielo, la città ha affidato a quei colori tenui il suo dolore e il suo amore per Sofia, nella speranza che arrivino fino a lei.

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