
Un gruppo di studenti ha contestato la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, interrompendo il suo intervento conclusivo al panel Alleanza per il sapere. I giovani, mobilitati contro la riforma di Medicina, hanno gridato: «Non ce la facciamo più, con il semestre filtro rischiamo di perdere un anno».
La ministra Bernini ha replicato in modo diretto, citando ironicamente Berlusconi: «Siete sempre dei poveri comunisti. Prima di contestare fatemi parlare. Questo dimostra la vostra inutilità». Poi è scesa dal palco per confrontarsi con gli studenti dell’Udu (Unione degli Universitari).
Rivolgendosi ai contestatori, Bernini ha aggiunto: «Stavate meglio pagando 30mila euro? Ho investito 9,4 miliardi sull’università e oltre 800 milioni sulle borse di studio. Questa è la strategia del caos: parlano ma non ascoltano».

La ministra ha poi sottolineato di preoccuparsi quando «qualche partito politico fa eco» alle proteste degli studenti, ribadendo la legittimità della riforma dell’accesso a Medicina.
Durante il confronto, il pubblico di Atreju si è schierato apertamente con Bernini, alzandosi più volte in piedi per applaudirla.
La ministra ha rivendicato anche la responsabilità delle proprie scelte: «Quando si fa il ministro si è responsabili di ciò che si mette in campo e io mi assumo la responsabilità di tutto».

Bernini ha ribadito che entro febbraio la graduatoria di Medicina sarà completata, permettendo l’ingresso agli studenti che in passato «sono stati vittime delle lobby e degli speculatori» legati ai vecchi test di ingresso.
Secondo la ministra, il nuovo sistema del semestre filtro sta già producendo risultati concreti: «Abbiamo fatto entrare 55mila studenti universitari. A febbraio, 24mila saranno in graduatoria per Medicina, mentre gli altri potranno scivolare nelle materie affini».
«Questo è l’impegno che io mi assumo davanti a voi», ha concluso Bernini rivolgendosi all’Udu. «Le chiacchiere, amici miei, stanno a zero».


