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“Non vedo l’ora del mio primo cadavere”. Ragazzini europei in pericolo: peggio di un horror

Pubblicato: 11/12/2025 13:55

Una chat agghiacciante tra un bambino di 11 anni e un giovane di 19: il più piccolo annuncia con inquietante entusiasmo di non vedere l’ora di assistere al suo «primo cadavere», mentre l’altro lo incoraggia: «Resta motivato, arriverà». Non è la trama di un horror, ma una conversazione reale finita sotto la lente degli investigatori europei. È la manifestazione del fenomeno noto come “Violence-as-a-Service”, la violenza a noleggio, un modello criminale che arruola minorenni per compiere omicidi su commissione.

Nel caso svedese, la polizia è riuscita a intervenire prima che l’irreparabile accadesse. Il ragazzino era già stato pagato 14mila dollari e avrebbe avuto a disposizione mezzi, armi e trasporto per portare a termine il delitto. Un episodio sventato, ma solo uno dei tanti all’interno di una rete criminale ormai transnazionale. Per contrastarla, l’Europol ha lanciato Operazione Grimm, culminata con quasi 200 arresti in nove Paesi europei.

Reclutamento mirato: dai videogiochi ai social, la trappola per i più giovani

Il meccanismo parte da piattaforme frequentate quotidianamente da adolescenti. I reclutatori agiscono con precisione chirurgica, cercando fragilità, vulnerabilità o semplicemente curiosità.

La prima esca arriva su TelegramInstagramDiscord o dentro le chat di videogiochi come Fortnite o Counter-Strike. Qui l’approccio imita la dinamica delle missioni virtuali: un compito, una ricompensa, un livello successivo. La violenza viene presentata come una sfida ludica, un’avventura da cui trarre denaro rapido o status sociale, in un crescendo di contenuti cruenti che abituano poco a poco i minori all’idea dell’omicidio come azione possibile.

Nel sistema criminale i ruoli sono distinti e ben definiti. Gli istigatori finanziano le operazioni a distanza. I reclutatoriindividuano i giovani più manipolabili e li stimolano con promesse e pressioni psicologiche. I facilitatori coordinano mezzi, spostamenti e strumenti. Gli esecutori, spesso minorenni, sono quelli che pagano il prezzo più alto. Anche le ragazze vengono coinvolte, soprattutto nella logistica: prenotano alloggi, organizzano trasporti, forniscono supporto operativo.

Operazione Grimm: nove Paesi colpiscono le reti criminali

L’offensiva dell’Europol — scattata ad aprile — ha coinvolto Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Islanda, Germania, Spagna, Norvegia e Paesi Bassi. Il bilancio è impressionante: 63 esecutori40 facilitatori84 reclutatori e sei istigatori di alto livello arrestati.

L’indagine ha permesso di sventare decine di omicidi, sottraendo numerosi adolescenti a un’escalation di violenza che li avrebbe marchiati a vita.

Un modello criminale nato in Svezia, ma ormai diffuso in mezza Europa, che dimostra come il mondo digitale possa trasformarsi in un arsenale nelle mani sbagliate e perché le autorità considerino questo fenomeno una delle emergenze più gravi della sicurezza europea.

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