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Traffico, emergenza totale in Italia: in queste città perdi settimane di vita ogni anno

Pubblicato: 11/12/2025 09:46

Il fenomeno globale del traffico e le sue ripercussioni sulla vita urbana sono al centro dell’analisi condotta dalla Inrix Global Traffic Scorecard. Questa classifica, unica nel suo genere, capovolge la prospettiva convenzionale dove il primo posto è ambito, assegnando invece la maglia nera alle città in cui gli automobilisti sprecano la quantità maggiore di tempo bloccati nel congestionamento.

I dati forniti dalla Scorecard, frutto di una raccolta triennale sui trasporti, offrono un panorama olistico e approfondito della mobilità nelle aree metropolitane più intasate a livello globale. L’analisi non si limita a un semplice conteggio dei ritardi, ma si spinge a elaborare complessi confronti sui costi della congestione, valutandone l’impatto sia sulle tasche degli automobilisti che sulle economie regionali. Inoltre, lo studio si concentra sulle tendenze del pendolarismo, disegnando un quadro preciso dei modelli di viaggio specifici per ciascuna delle oltre 900 città distribuite in 36 nazioni esaminate. Per fare ciò, la Scorecard sfrutta dati aggiornati e osservati sugli spostamenti quotidiani casa-lavoro, permettendo un confronto dettagliato e scientifico delle diverse abitudini di viaggio su scala internazionale.

La leadership negativa nella classifica globale

L’elemento che determina in maniera preponderante la posizione di una città in questa graduatoria è rappresentato dal numero di ore perse alla guida in un anno. Le sei metropoli che si trovano in cima alla lista Inrix, detenendo il primato negativo, sono anche quelle dove il tempo sottratto al cittadino è più elevato, con cifre che superano ampiamente le cento ore annuali. La classifica è guidata da Istanbul, che detiene il record con ben 118 ore di tempo sprecato nel traffico, seguita a stretto giro da Mexico City con 108 ore e da Chicago, con una cifra significativa di 112 ore.

Subito dopo, completano il sestetto più congestionato New York con 102 ore, Philadelphia con 101 ore e Cape Town con 96 ore annue. La top ten mondiale si completa con Londra, Parigi, Jakarta (la capitale indonesiana) e Los Angeles. Tuttavia, l’analisi evidenzia una situazione particolarmente critica in Dublino, che, pur posizionandosi immediatamente fuori dalla top ten per ore totali, registra un dato di 95 ore perse, piazzandosi come la terza peggiore città europea subito dopo Londra e Parigi. La ricerca sottolinea come Istanbul, Cape Town e Mexico City siano riconosciute come le “regine negative” rispettivamente dei continenti asiatico, africano e americano in termini di ore perse, mentre in Oceania è Brisbane, al 14° posto mondiale, a detenere il triste primato.

Il peso dei fattori nella determinazione del punteggio

La metodologia di classificazione Inrix è complessa e prende in considerazione una pluralità di fattori interconnessi che vanno oltre il mero calcolo delle ore perse. Tra questi elementi spiccano la velocità media registrata negli orari di punta, che è un chiaro indicatore dell’intensità del congestionamento, e il concetto di “last mile speed“. Quest’ultimo fattore è di cruciale importanza non solo per il pendolare, ma anche per l’efficienza logistica, misurando la velocità e l’efficacia della fase conclusiva della catena di distribuzione, ovvero il tragitto che va dal polo di smistamento locale fino alla destinazione finale del cliente. È tuttavia il dato relativo alle ore perse alla guida a costituire il peso maggiore e l’indicatore primario per l’assegnazione del punteggio finale, fungendo da cartina di tornasole per misurare l’impatto diretto della congestione sulla qualità della vita urbana e sull’efficienza economica.

Milano e Roma: confronto tra le metropoli

Per quanto riguarda il contesto italiano, la Inrix Global Traffic Scorecard 2025 dipinge un quadro in linea con il trend globale di peggioramento. Il commento all’analisi chiarisce che il traffico nelle principali città della penisola “rimane un problema significativo”, registrando un aumento generale della congestione rispetto agli anni precedenti. Questa tendenza al rialzo si allinea con l’andamento osservato a livello mondiale, dove si è notato un deterioramento della situazione nel 62% delle aree urbane monitorate. In questo scenario, Roma si posiziona come la città italiana più colpita, classificandosi al 17° posto a livello mondiale e al quarto in Europa. Gli automobilisti della capitale italiana perdono 76 ore l’anno nel traffico. Seguendo la Capitale, Milano si colloca al 24° posto mondiale e al quinto posto nel Vecchio Continente, con 9 ore in meno di tempo perso rispetto a Roma, pur mantenendo un livello di congestione elevato.

Nonostante l’aggravarsi del congestionamento generale, l’analisi evidenzia un lieve miglioramento nelle velocità di picco per entrambi i capoluoghi italiani rispetto all’anno 2024. A Roma, la velocità media di punta è passata da 34 a 35 km/h, mentre a Milano si è registrato un aumento più marcato, da 35 a 39 km/h. Tuttavia, il dato complessivo sul congestionamento continua a evidenziare la necessità urgente di investimenti mirati. Il rapporto Inrix suggerisce che l’unica via per contrastare efficacemente i crescenti costi economici e ambientali del traffico risieda in una strategia che potenzi in modo significativo i trasporti pubblici efficienti, sviluppi la rete di piste ciclabili e implementi soluzioni di mobilità sostenibile a largo raggio.

Il report offre anche una panoramica delle altre città italiane in cui il tempo perso alla guida è particolarmente significativo. Subito dopo Roma e Milano, la classifica nazionale vede la presenza di ben tre centri urbani lombardi: Brescia, che si colloca al 72° posto globale nel punteggio complessivo, seguita da Bergamo e Varese. A seguire, nella lista delle città dove si sprecano più ore alla guida, compaiono Firenze, Palermo, Genova, Reggio Emilia e Torino. Un dato che potrebbe sorprendere molti è la posizione di Napoli, che, contrariamente alla percezione comune di elevata congestione, si piazza solo al dodicesimo posto a livello nazionale. A Napoli, infatti, il tempo perso per automobilista si attesta a 43 ore all’anno, facendola figurare al 119° posto nella classifica mondiale. Questo dettaglio contestualizza la problematica del traffico in Italia, dimostrando che il fenomeno è capillare e non limitato alle sole grandi metropoli del Nord, pur con differenze sostanziali nel grado di incidenza.

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