
La nuova Supermedia dei sondaggi restituisce un quadro politico in movimento, con variazioni significative che incidono sia sul peso dei singoli partiti sia sulla distanza tra le principali aree politiche. L’elaborazione, costruita su un numero particolarmente consistente di rilevazioni, offre una fotografia difficilmente contestabile e capace di delineare con chiarezza le tendenze dell’ultimo periodo.
Osservando i dati complessivi, emergono due dinamiche principali: da un lato il calo di Fratelli d’Italia, dall’altro la crescita del Movimento 5 Stelle, elementi che incidono sull’equilibrio tra centrodestra e campo largo, oggi separati da un margine più stretto rispetto alle settimane precedenti.
Leggi anche: “Nuovo boom per quel partito”. Sondaggi politici: chi festeggia

Variazioni dei principali partiti
Nel dettaglio delle liste, Fratelli d’Italia registra un arretramento dello 0,7%, scendendo al 29,7%, valore che la riporta sotto la soglia psicologica del 30%. In controtendenza il Movimento 5 Stelle, che sale al 12,8% con un incremento di 0,8 punti, la crescita più rilevante tra le forze politiche monitorate.
Il Partito Democratico si mantiene stabile, con un lieve progresso pari allo 0,1%, attestandosi al 22,0%. Nel centrodestra, Forza Italia arretra all’8,7% (-0,2%), mentre la Lega resta ferma all’8,3%, senza variazioni.
A sinistra, l’alleanza Verdi/Sinistra sale di 0,1 punti, raggiungendo il 6,6%. Più complessa la situazione nell’area liberal-centrista: Azione scende al 3,2% (-0,2), Italia Viva cala al 2,5% (-0,3) e +Europa compie un balzo al 1,8% (+0,3). Chiude la lista Noi Moderati, che torna all’1,0% con una perdita dello 0,1%.

I rapporti tra le coalizioni
L’effetto combinato delle variazioni interne ai partiti produce un dato rilevante sul fronte delle coalizioni. Il centrodestra arretra al 47,8%, perdendo un punto netto, mentre il campo largo del centrosinistra cresce fino al 30,3%, con un incremento di 0,4 punti. Parallelamente, il Movimento 5 Stelle aggiunge peso alla sua posizione autonoma, mentre il Terzo Polo scivola al 5,7% (-0,5).
Il risultato finale è una distanza ridotta tra le due aree principali: il centrodestra mantiene il vantaggio, ma ora il margine è di soli 2,2 punti, uno scarto che non era così contenuto da diverse settimane.
La Supermedia sul referendum costituzionale
Accanto ai sondaggi sulle intenzioni di voto, la rilevazione propone anche una Supermedia dedicata al referendum costituzionale. I favorevoli al Sì restano in vantaggio, con un 56,7%, in crescita di 0,6 punti nell’ultimo mese. Una quota che conferma un orientamento stabile dell’elettorato, almeno nelle intenzioni dichiarate.
Un quadro in evoluzione
I dati complessivi mostrano un panorama politico che continua a riorganizzarsi. Il calo della principale forza di governo e la risalita del Movimento 5 Stelle rimescolano gli equilibri e alimentano nuove dinamiche nella competizione tra coalizioni. Il trend dovrà essere confermato nelle prossime settimane, ma il segnale è chiaro: la distanza tra i poli si restringe e l’orientamento degli elettori si mostra sempre più mobile.


