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“Virus mutante, 2.000 casi al giorno”. L’allarme dei medici: “Ondata mai vista, chi deve stare attento”

Pubblicato: 11/12/2025 19:05

Monta l’allarme nel Regno Unito e in Europa per la diffusione di una cosiddetta super influenza, con un livello di contagio largamente superiore alla media di molte stagioni precedenti. Secondo i dati ufficiali, i ricoveri nella sola Inghilterra sono aumentati di oltre 2.600 pazienti al giorno, registrando un’impennata del 55% rispetto alla settimana precedente, con numeri che non si vedevano mai in questo periodo dell’anno da quando esistono le statistiche. Il professor Stephen Powis, direttore medico del Servizio Sanitario Nazionale inglese (NHS), ha parlato di «un’ondata senza precedenti di super influenza» e ha sottolineato come gli ospedali siano già costretti a gestire lo scenario peggiore previsto per questa stagione.

Il picco dell’influenza non è ancora arrivato, ma le autorità sanitarie hanno emesso raccomandazioni stringenti per le categorie più vulnerabili, in particolare anziani e persone con patologie croniche. La stampa britannica, dai tabloid ai media principali, descrive la situazione con toni allarmistici, evocando immagini di un «virus mutante» e sottolineando la diffusione tra bambini e adolescenti tra i 5 e i 14 anni, una fascia di età particolarmente colpita in questa stagione.

La crescita dei casi non riguarda solo l’Inghilterra: anche Scozia, Galles e Irlanda del Nord registrano un incremento significativo, portando a un aumento della pressione su tutto il sistema sanitario del Regno Unito. L’NHS, già sotto stress per l’avvicinarsi delle festività natalizie e la minaccia di possibili scioperi dei medici, si trova a gestire un flusso di ricoveri mai visto prima in questa fase dell’anno.

I dati più recenti mostrano che nella scorsa settimana sono stati ricoverati in media 2.660 pazienti al giorno a causa dell’influenza, rispetto ai 1.717 della settimana precedente. Un aumento che riflette la diffusione di un super ceppo influenzale, identificato come virus A/H3N2 J.2.4.1, sottoclade K, rilevato in diversi Paesi e in rapido aumento dall’agosto 2025, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Secondo l’OMS, questo sottoclade presenta diverse mutazioni rispetto ai virus A H3N2 precedenti. Pur non comportando al momento un aumento della gravità della malattia, il virus desta preoccupazione per la sua rapidità di diffusione e per il possibile impatto sull’efficacia del vaccino antinfluenzale stagionale, che comunque continua a garantire protezione contro i ricoveri gravi sia nei bambini che negli adulti.

L’ondata di casi ha costretto alcune scuole britanniche a ripristinare misure di contenimento simili a quelle adottate durante la pandemia di Covid-19, nel tentativo di ridurre la diffusione del virus tra gli studenti. Londra, in particolare, segnala una situazione critica, con ospedali e strutture sanitarie sottoposti a forte pressione per far fronte ai ricoveri crescenti.

A livello globale, l’OMS segnala un aumento dell’attività influenzale stagionale negli ultimi mesi, soprattutto nell’emisfero settentrionale con l’inizio dell’inverno. Sebbene i livelli di attività rimangano nella norma stagionale, alcune regioni stanno sperimentando un incremento precoce e superiore alla media dei casi di influenza e di altre infezioni respiratorie acute.

Situazioni simili sono state osservate anche nell’emisfero australe, dove alcuni Paesi hanno registrato stagioni influenzali insolitamente lunghe, con attività virale persistente per diversi mesi. L’OMS sottolinea che i virus A H3N2 evolvono costantemente e che le differenze osservate non indicano un aumento della gravità, ma richiedono attenzione per monitorare l’impatto sulla salute pubblica e sull’efficacia dei vaccini.

Gli esperti ribadiscono quindi l’importanza di seguire le raccomandazioni sanitarie, vaccinarsi quando possibile e mantenere comportamenti di prevenzione, in particolare per bambini, anziani e persone fragili. La super influenza nel Regno Unito rappresenta una sfida significativa per il sistema sanitario e un campanello d’allarme per la gestione delle epidemie stagionali in tutto il mondo.

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