
Laura Pausini non era presente ai funerali dello zio Ettore, investito e ucciso la scorsa settimana a Bologna, ma a rappresentare la cantante c’erano il padre Fabrizio e la sorella, uniti nel dolore per l’ultimo addio. «Siamo venuti per dimostrare il nostro affetto nei confronti di un fratello e di uno zio speciale», ha detto il padre della cantante lasciando la Certosa, dove si è svolta la cerimonia.
Il ricordo tra musica e lacrime

Un addio carico di emozione ha accompagnato l’ultimo saluto a Ettore Pausini, uomo conosciuto e stimato, ricordato come instancabile lavoratore e appassionato ciclista. Il funerale si è svolto sulle note di Ennio Morricone, con brani tratti da Nuovo Cinema Paradiso e Mission, che hanno reso ancora più intenso il momento del commiato.
Alla cerimonia hanno partecipato amici, clienti del suo storico negozio da barbiere, volontari dell’associazione Onconauti, e tanti che nella vita avevano incrociato la sua gentilezza. Tutti si sono stretti intorno alla figlia Sabrina, arrivata da Trento per salutare il padre: «Mi mancherai, papà. Eri un uomo mite, generoso, con il quale si poteva parlare di tutto, dalla natura alla politica. E soprattutto scappavi dalla prepotenza».
Il dolore della figlia e il perdono negato
La donna ha raccontato anche il momento in cui ha incontrato chi ha provocato la tragedia: «Mi ha chiesto perdono chi ha investito mio padre, ma io non posso perdonarlo. E vorrei vederlo in viso». Parole che hanno commosso la comunità presente, ancora sconvolta per la morte di Ettore Pausini, travolto da un’auto pirata che non si è fermata a prestargli soccorso sugli Stradelli Guelfi.
Il ricordo di Ettore, amato da tutti per il suo spirito altruista e la sua capacità di ascoltare, resta ora nel cuore di chi lo ha conosciuto: un uomo semplice e buono, che ha lasciato un segno profondo nella vita di chi lo ha incontrato.


