
Una brutta tegola per la Nazionale: Moise Kean si è fermato per un trauma alla tibia sinistra, costringendo Gattuso a rivedere i piani in vista delle decisive sfide contro Moldova e Norvegia. L’attaccante della Fiorentina, autore di 4 gol in 3 gare, sarà sostituito dal bolognese Cambiaghi, mentre Raspadori avanzerà nel ruolo di seconda punta accanto a Retegui, rimasto unico riferimento offensivo di ruolo.
L’attacco azzurro da reinventare
Il duello con la Norvegia del 16 novembre a San Siro avrebbe dovuto rappresentare la conferma della coppia d’attacco più prolifica dell’era Gattuso: Kean e Retegui, insieme, avevano totalizzato 9 reti e 5 assist in appena sette gare. L’infortunio del centravanti viola complica però la corsa degli azzurri verso i play-off di marzo per il Mondiale, lasciando il commissario tecnico con opzioni ridotte.
Oltre a Retegui, nella lista dei convocati figurano Pio Esposito, Raspadori e il rientrante Scamacca, che ha da poco ritrovato minuti con l’Atalanta dopo il lungo stop estivo. La sfida di Chişinău contro la Moldova, tre giorni prima del match di Milano, servirà da banco di prova per il nuovo assetto offensivo.

Kean, doppia beffa tra Conference e nazionale
L’infortunio è arrivato in un momento delicato. Kean si è fatto male nella gara di Conference League tra Fiorentina e Mainz, entrando al 60’ per chiudere la partita sull’1-0. Ma nel finale è arrivata la doppia beffa: la sconfitta dei viola e il nuovo stop del bomber, costretto ora a saltare sia il match di campionato col Genoa sia gli impegni in azzurro. Una situazione che riaccende il tema degli infortuni autunnali, ormai una costante per la Nazionale, chiamata a gestire un calendario fitto tra club e coppe europee.
Lo stage di febbraio e gli altri infortuni
Il lungo stop di Kean – fuori da Coverciano da oltre cinque mesi – rende ancora più urgente lo stage azzurro di febbraio, su cui la Figc è in trattativa con la Lega Serie A.
Oltre all’attaccante, non saranno disponibili Spinazzola, Meret e Udogie, mentre Calafiori resta in dubbio per un dolore all’anca. A complicare il quadro, la squalifica di Barella e le diffide di Tonali, Cambiaso e Frattesi.
Nonostante le assenze, Gattuso resta fiducioso. Come ha ricordato il ministro dello Sport Andrea Abodi: «Andare al Mondiale è un sogno in cui credo. Gattuso ha la capacità di guidare questa Nazionale».


