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“Tu lo sai e io…”. Laura Pausini non va al funerale dello zio: le parole shock dopo le polemiche

Pubblicato: 09/11/2025 11:50

Un messaggio breve ma pieno di dolore: “Ciao zio. Tu sai. Io. Riposa in pace. Ti voglio bene”. Con queste parole Laura Pausini ha rotto il silenzio dopo la morte dello zio Ettore Pausini, 78 anni, travolto da un’auto alle porte di Bologna il 2 novembre. L’uomo, originario di Solarolo come la cantante, era in sella alla sua bicicletta quando è stato investito da una vettura che si è poi allontanata senza prestare soccorso. Il conducente, un 29enne, si è presentato successivamente alle autorità e ora è denunciato a piede libero.

Il dolore e le tensioni familiari

Ettore Pausini, molto conosciuto a Bologna per la sua attività di barbiere e per la passione per il ciclismo, è stato ricordato con grande affetto da amici e colleghi. Tuttavia, nei giorni successivi all’incidente, hanno fatto discutere le parole della figlia Sabrina, che in un post sui social poi cancellato aveva scritto: “La nostra parentela con Laura è sempre stata solo sulla carta, non li voglio al funerale”. Una frase che aveva acceso il dibattito, poi rientrato nel rispetto del momento di dolore.

L’ultimo saluto alla Certosa di Bologna

Il funerale si è tenuto sabato 8 novembre al Pantheon della Certosa di Bologna, con una cerimonia laica e partecipata. Presenti molti amici, conoscenti e parenti, tra cui il fratello della vittima, Fabrizio Pausini, padre della cantante, e la sorella Silvia“Siamo qui per dimostrare il nostro affetto”, hanno dichiarato durante la funzione. La cantante, impegnata all’estero, non era presente, ma il suo pensiero è arrivato poche ore dopo sui social, con un messaggio semplice e intenso.

Laura aveva già mostrato la sua vicinanza allo zio anni fa, quando lui era riuscito a sconfiggere un tumore e aveva deciso di diventare volontario dell’associazione Onconauti, dedicata al sostegno dei malati oncologici e delle loro famiglie.

“Non posso perdonarlo”

La figlia della vittima ha espresso con fermezza la sua rabbia nei confronti del giovane automobilista: “Non c’è nessuna possibilità che lo perdoni, ma vorrei guardarlo negli occhi. Quando guidi un’auto hai un’arma, ci vuole coscienza”.

Durante la cerimonia, gli amici hanno ricordato Ettore Pausini come un uomo gentile e sportivo, sempre in sella alla sua bici. Un ultimo saluto commosso per un volto amato della comunità bolognese, il cui tragico destino ha toccato profondamente anche la sua celebre nipote.

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