
Una violenta tempesta ha colpito l’isola di Tenerife, causando tre morti e quindici feriti in diversi episodi lungo la costa. L’episodio più grave si è verificato a Puerto de la Cruz, dove un’onda anomala ha travolto dieci persone sul molo. Le autorità locali hanno lanciato un monito di prudenza, ricordando che l’arcipelago resta in preallerta per mare agitato e fenomeni costieri.
Le immagini dei soccorsi mostrano il mare in tempesta, con onde che hanno raggiunto i quattro metri, spinte da venti di forza sei e da un vortice ciclonico sull’Atlantico. Gli esperti definiscono il fenomeno un frangente eccezionale, difficile da prevedere e potenzialmente mortale, sottolineando i rischi dell’imprudenza in zone interdette.
Incidenti lungo la costa

L’incidente più grave a Puerto de la Cruz ha visto una donna perdere la vita a causa di un arresto cardiaco, mentre altre tre persone sono state ricoverate in condizioni gravi. La polizia locale e diversi passanti hanno prestato i primi soccorsi prima dell’arrivo dei mezzi di emergenza, senza poter evitare la tragedia.
Altri episodi si sono registrati a El Cabezo, nel sud dell’isola, dove un uomo è stato trovato morto sulla spiaggia, travolto dal mare agitato. Un secondo decesso è avvenuto nel pomeriggio a La Guancha, nel nord di Tenerife, dove un uomo è stato recuperato in elicottero e trasportato al porto di Santa Cruz.
Turisti travolti dalle onde
Il primo intervento della giornata si è verificato a Taganana, dove sei turisti francesi sono stati travolti dalle onde. Cinque di loro sono stati ricoverati in ospedale, uno con ferite moderate, mentre un sesto ha ricevuto cure sul posto. Gli episodi confermano quanto le autorità canarie abbiano sottolineato l’importanza di rispettare le restrizioni lungo le aree a rischio.
Le autorità locali parlano di una vera e propria tragedia dell’imprudenza, sottolineando che molti dei presenti si trovavano in zone interdette nonostante la segnaletica e le barriere di sicurezza. L’invito alla popolazione rimane chiaro: evitare spiagge, moli e zone costiere durante allerta meteo e mareggiate per prevenire ulteriori vittime.


