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Minacce di morte in politica: mobilitazione contro il clima d’odio

Pubblicato: 10/11/2025 14:34

Una lettera anonima recapitata al protocollo comunale ha riacceso l’allarme sulle minacce contro l’amministrazione cittadina. Il messaggio era indirizzato personalmente al vicesindaco di Udine Alessandro Venanzi e conteneva un ultimatum: far dimettere l’assessore Ivano Marchiol “entro fine novembre”, altrimenti “mettiti anche tu il giubbotto antiproiettile”.

Venanzi ha denunciato l’accaduto in conferenza stampa, spiegando che si tratta della terza intimidazione in sei mesi. In precedenza, era stata coinvolta anche la figlia di cinque anni e, in un altro episodio, erano comparsi insulti e avvertimenti sui social. «Non ho paura, continuo il mio lavoro con la stessa passione», ha detto. Ha però aggiunto che il linguaggio pubblico ha raggiunto livelli «duri e aggressivi», sottolineando il rischio concreto che le parole possano trasformarsi in atti di violenza.

Marchiol ha invitato a «abbassare i toni» e a difendere un confronto democratico basato sul rispetto, denunciando episodi di bullismo e illazioni crescenti negli ultimi mesi. «Nessuno farà un passo indietro», ha ribadito.

Il sindaco Alberto Felice De Toni, insieme alla giunta e ai capigruppo consiliari, ha scelto di rendere pubblica la vicenda dopo aver informato prefetto e questore. «Non è un caso isolato. L’accanimento verso singoli amministratori è fuori luogo», ha dichiarato. «La nostra è un’azione di coesione per respingere ogni forma di intimidazione».

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