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“Sono loro”. Elicottero precipitato, a bordo due imprenditori italiani: il drammatico annuncio è appena arrivato

Pubblicato: 10/11/2025 17:55

Si è conclusa nel più tragico dei modi la vicenda dell’elicottero privato Agusta Westland 109 scomparso dai radar nel pomeriggio di domenica 9 novembre 2025. Il velivolo è stato rintracciato in una zona impervia tra i boschi di Badia Tedalda, in provincia di Arezzo, al confine tra Toscana e Marche.

Sul luogo dell’incidente, i soccorritori hanno trovato l’aereo completamente distrutto da un violento incendio. A bordo si trovavano due imprenditori toscani: Mario Paglicci, 77 anni, originario di Arezzo, e Fulvio Casini, 67 anni, di Sinalunga (Siena). Entrambi sono stati trovati senza vita, carbonizzati tra le lamiere del velivolo.

Paglicci e Casini erano amici di lunga data e condividevano la passione per il volo. Entrambi piloti esperti, avevano deciso di decollare per un volo privato, ma poco dopo il decollo l’elicottero era sparito dai radar, facendo scattare immediatamente l’allarme.

Le ricerche, iniziate nella serata di domenica, si sono protratte per ore in condizioni meteo difficili. I soccorritori, tra cui vigili del fuoco, carabinieri, tecnici del soccorso alpino e volontari, hanno battuto palmo a palmo l’area boschiva fino a localizzare i rottami del velivolo.

L’Agusta Westland 109, un modello noto per la sua affidabilità, era ridotto a un ammasso di lamiere annerite. L’impatto è stato violentissimo e non ha lasciato scampo ai due occupanti. Le fiamme sviluppatesi subito dopo la caduta hanno reso ancora più complesse le operazioni di recupero.

La Procura di Arezzo ha aperto un’inchiesta per chiarire le cause dell’incidente. Al momento non si esclude alcuna ipotesi: dal guasto tecnico a un malore improvviso di uno dei piloti. Sul posto sono intervenuti anche i tecnici dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) per i rilievi sul relitto.

Per tutta la giornata di oggi i vigili del fuoco hanno lavorato alla messa in sicurezza dell’area e del velivolo. Secondo quanto si apprende, i corpi delle vittime non sarebbero ancora stati recuperati a causa delle difficoltà logistiche e della pericolosità della zona.

L’intera comunità aretina e quella senese sono sotto choc per la tragedia. Entrambi gli imprenditori erano molto conosciuti e stimati per la loro attività e l’impegno nel territorio.

Nei prossimi giorni si attende il completamento delle operazioni di recupero e l’avvio delle perizie tecniche per accertare le cause precise della caduta dell’elicottero che ha strappato due vite e sconvolto due comunità.

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