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Sondaggi, Meloni: “FdI al 31,4%, mai accaduto dopo tre anni di governo”

Pubblicato: 10/11/2025 19:13

L’ascesa politica di Fratelli d’Italia (Fdi) ha raggiunto un traguardo senza precedenti nel panorama demoscopico italiano, segnando un momento di profonda e storica rottura rispetto alle precedenti dinamiche elettorali. La citazione che sottolinea come i detrattori sostenessero che il partito “non poteva raggiungere il 5% dei consensi” funge da potente cartina di tornasole per misurare l’entità del successo attuale.

L’ultimo sondaggio che ha stimato Fdi al 31,4% non è un semplice dato statistico; è il riconoscimento di una trasformazione che ha portato la formazione politica guidata da Giorgia Meloni a un livello di consenso che non solo supera le aspettative iniziali più rosee, ma stabilisce un nuovo record assoluto nella storia dei sondaggi per un partito alla guida del governo, specialmente dopo tre anni di mandato. Questo risultato è la testimonianza di una straordinaria capacità di consolidamento del consenso, una dinamica che, nel contesto politico volatile e spesso caratterizzato da rapidi cali di popolarità post-elettorali, rappresenta un’anomalia degna di attenta analisi.

Il contesto storico e l’eccezionalità del dato

Il valore del 31,4% non può essere compreso appieno senza richiamare il contesto storico in cui si inserisce. L’idea che un partito, nato in un’area politica storicamente minoritaria e per lungo tempo relegato a percentuali esigue, possa non solo diventare il primo partito nazionale ma anche superare tale soglia così ampiamente, rovescia molte delle tradizionali narrazioni sulla politica italiana. Il raggiungimento di un consenso così elevato e persistente per un partito al governo è un evento che “non era mai accaduto da quando esistono i sondaggi”, sottolineando l’unicità di questa fase politica. Solitamente, le formazioni politiche che assumono la guida del Paese tendono a sperimentare un fisiologico, se non rapido, calo di consensi a causa dell’usura del potere, delle difficoltà nella gestione degli affari di stato e delle inevitabili delusioni dell’elettorato. Il fatto che Fdi, dopo tre anni di responsabilità governativa, mantenga e anzi incrementi la sua base di supporto fino a livelli record indica una solidità strutturale e una efficacia comunicativa e politica che meritano un esame approfondito.

La gestione del consenso in un’era di instabilità

Un fattore chiave per comprendere questo risultato è la capacità di Fratelli d’Italia di gestire il consenso in un periodo segnato da crisi internazionali, economiche e sociali. L’abilità del partito di presentarsi come una forza stabile e coerente, pur dovendo affrontare sfide immense come l’inflazione, le ripercussioni della guerra in Ucraina e la gestione dei fondi del PNRR, sembra aver rafforzato anziché indebolito il legame con il suo elettorato. La leadership di Giorgia Meloni ha giocato un ruolo cruciale in questa equazione, proiettando un’immagine di determinazione e chiarezza che molti elettori percepiscono come un antidoto alla tradizionale instabilità politica italiana. La sua presenza sulla scena internazionale, pur potendo essere oggetto di critiche interne, ha indubbiamente conferito al partito un’aura di autorevolezza e serietà che ha contribuito al mantenimento e all’espansione del supporto demoscopico.

La ridefinizione dell’asse politico e l’assorbimento del voto

L’incremento del consenso di Fdi fino al 31,4% non è avvenuto nel vuoto, ma è il risultato di una profonda ridefinizione degli equilibri interni al centrodestra e, più in generale, dell’intero asse politico italiano. Il partito è riuscito ad assorbire una parte significativa del voto moderato e di protesta, diventando il polo attrattivo dominante della coalizione e, di fatto, svuotando in parte gli spazi occupati dai suoi alleati. Questo processo di “cannibalizzazione” politica è tipico dei momenti di forte polarizzazione e si verifica quando un leader o un partito è percepito come l’unico vero e credibile interprete degli orientamenti di una vasta area ideologica. La crescita costante e il superamento di soglie storiche per un partito al governo dimostrano che Fdi è riuscito a superare la sua iniziale identità di nicchia per abbracciare un elettorato molto più trasversale e ampio, consolidando la sua posizione non solo come leader della destra, ma come perno centrale della politica nazionale. La capacità di mantenere questo livello di consenso sarà la vera sfida per i prossimi anni.

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