
È scomparsa a 84 anni Sally Kirkland, una delle interpreti più intense e carismatiche del cinema americano. Volto magnetico e spirito libero, era stata candidata all’Oscar e aveva vinto un Golden Globe per il film “Anna” (1987), che le aveva regalato fama internazionale e l’affetto del pubblico.
L’attrice si è spenta martedì 11 novembre 2025 alle 1:50 del mattino, come confermato dal suo agente Michael Greene a TMZ, pochi giorni dopo il suo ingresso in hospice care a causa della demenza.

Negli ultimi anni, Sally Kirkland aveva affrontato una lunga battaglia contro la demenza e diversi gravi problemi di salute. Nel 2024 si era fratturata quattro ossa del collo, il polso destro e l’anca sinistra, sviluppando poi due infezioni potenzialmente letali.
Una raccolta fondi su GoFundMe, riportata da Page Six, aveva raccontato la sua difficile situazione economica e sanitaria, spiegando che l’attrice necessitava di assistenza continua in una struttura specializzata.
Nata a New York nel 1941, Sally Kirkland aveva iniziato la sua carriera nei teatri Off-Broadway degli Anni Sessanta, per poi entrare nella leggendaria Factory di Andy Warhol, cuore pulsante dell’avanguardia artistica newyorkese.

Con oltre duecento film e serie all’attivo – tra cui “Charlie’s Angels”, “JFK” e “Bruce Almighty” – ha lasciato un segno profondo nel cinema indipendente americano.
Era considerata un’artista coraggiosa e anticonvenzionale, capace di vivere il mestiere con dedizione totale e un amore per l’arte che non l’ha mai abbandonata.
La sua interpretazione in “Anna” rimane un punto di riferimento del cinema drammatico americano, esemplificando la sua capacità di trasformare ogni ruolo in un’esperienza intensa e memorabile per il pubblico.
La scomparsa di Sally Kirkland rappresenta la fine di un’era artistica, ma il suo lascito cinematografico e la sua personalità iconica continueranno a influenzare generazioni di attori e spettatori.


