
Aveva solo 24 anni, una laurea appena conseguita e un futuro che sembrava pronto a schiudersi davanti a sé. Ma quella notte di inizio novembre, tra il silenzio delle strade bagnate e le luci dei lampioni di Ancona, la vita di Leonardo Burroni si è spezzata per sempre. Dopo una settimana di agonia all’ospedale di Torrette, il giovane è morto a causa delle gravissime ferite riportate in un incidente stradale avvenuto nella notte tra il 4 e il 5 novembre.
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Lo schianto dopo la galleria Risorgimento
Leonardo stava rientrando a casa in sella al suo scooter, dopo aver trascorso la serata al cinema con gli amici. Erano da poco passate le 23.45 quando, all’uscita della galleria Risorgimento, in direzione di via Martiri della Resistenza, la tragedia si è consumata in un istante. All’altezza della rotatoria di piazzale della Libertà, poco dopo il distributore di benzina, un suv Alfa Romeo Stelvio stava uscendo dal parcheggio della banca Crédit Agricole. Secondo la prima ricostruzione, l’auto avrebbe attraversato la carreggiata per immettersi sull’altra corsia in un punto dove la manovra non sarebbe consentita.
L’impatto con lo scooter è stato devastante. Il giovane è stato sbalzato a diversi metri di distanza, riportando traumi multipli e una grave ferita alla testa. I sanitari del 118 sono intervenuti immediatamente e lo hanno trovato in arresto cardiaco. Dopo un lungo massaggio cardiaco, i medici sono riusciti a rianimarlo e lo hanno trasportato in codice rosso all’ospedale regionale di Torrette, dove è stato ricoverato in terapia intensiva. Le sue condizioni sono apparse da subito disperate e, nonostante gli sforzi dei medici, il suo cuore si è fermato definitivamente dopo sette giorni di lotta.

Le indagini della polizia stradale
Sull’incidente sta indagando la polizia stradale di Fabriano, che ha effettuato i rilievi e sta ricostruendo nel dettaglio la dinamica. Nella zona dell’impatto sono presenti alcune telecamere di videosorveglianza, ma nessuna avrebbe ripreso con chiarezza il momento dello schianto. Gli investigatori stanno visionando le immagini pubbliche e quelle della banca per accertare la posizione esatta dei veicoli e verificare se la manovra del conducente del suv sia stata azzardata. Non si esclude che quest’ultimo possa essere indagato per omicidio stradale, in attesa degli accertamenti tecnici.
Gli agenti, inoltre, stanno valutando la velocità dei mezzi coinvolti e l’illuminazione della zona, elementi fondamentali per stabilire eventuali responsabilità. Il tratto di strada in questione, spesso trafficato anche di notte, è considerato pericoloso per via delle numerose manovre improprie di attraversamento e inversione, nonostante i divieti di transito.
Il ricordo di un ragazzo amato da tutti
La morte di Leonardo ha sconvolto l’intera comunità anconetana. Laureato in Ingegneria lo scorso agosto, il giovane stava frequentando un master che lo avrebbe avviato verso una promettente carriera professionale. Ma Leonardo non era solo un brillante studente: era anche un atleta della Sef Stamura, società con cui fin da bambino aveva condiviso la passione per l’atletica leggera. Specialista del lancio del giavellotto, era considerato uno dei migliori della regione e, negli ultimi anni, allenava anche i ragazzi più giovani, diventando per loro un punto di riferimento.
“Leonardo era forza vitale, luminoso e generoso — hanno scritto i compagni di squadra sui social —, la sua energia continuerà a vivere in chi gli ha voluto bene”. Un messaggio che racchiude il dolore e l’affetto di un’intera città che in questi giorni si è stretta attorno alla famiglia.

Il gesto d’amore dei genitori
Nel dolore più profondo, i genitori di Leonardo hanno compiuto un gesto di grande umanità, acconsentendo alla donazione degli organi del figlio. Nella notte, all’ospedale di Torrette, un’équipe medica specializzata ha eseguito l’espianto, consentendo che altre vite potessero essere salvate grazie al sacrificio del giovane.
Un atto che trasforma una tragedia in un segno di speranza, ricordando quanto anche nel buio più profondo possa esistere una scintilla di vita. La città di Ancona, intanto, si prepara a salutare Leonardo con una cerimonia pubblica in suo onore, mentre la Sef Stamura annuncia di voler dedicare a lui la prossima manifestazione sportiva.
Il sogno di un ragazzo semplice, brillante e appassionato si è interrotto troppo presto, ma la sua memoria continuerà a correre, leggera come il vento che accompagna ogni lancio nel cielo.


