Vai al contenuto

“Adesso mi in***zo!”. Del Debbio, rabbia incontenibile contro il maranza

Pubblicato: 14/11/2025 11:49

Un episodio di violenza giovanile ha scosso la provincia di Padova, riportando sotto i riflettori il tema della baby gang e della diffusione di armi improprie tra i giovani. Durante la trasmissione Dritto e rovescio su Rete 4, il caso di Andrea, aggredito brutalmente con un machete, ha acceso un acceso dibattito in studio tra il conduttore Paolo Del Debbio e uno dei giovani protagonisti, identificato come Bally.
Leggi anche: “Questo è terrorismo. Violenza mai vista!”. La denuncia shock di Del Debbio in diretta: cosa succede

L’episodio ha visto Andrea collegato in diretta, mentre Bally era presente in studio, con toni di confronto che hanno lasciato sconcertato il pubblico. Le dichiarazioni del ragazzo hanno suscitato la reazione immediata di Del Debbio: “Io non sto giustificando il fatto che lui abbia usato il machete, però magari voi avete usato un tono più prepotente…”, ha commentato il giovane, provocando l’esplosione del conduttore.

La replica di Paolo Del Debbio

Il conduttore ha contestato con fermezza le parole di Bally, mettendo in evidenza l’inaccettabilità della difesa di chi utilizza un’arma contro un altro ragazzo. “Questi sono lì tranquilli, questi li aggrediscono, che vuoi che gli dica ‘se vuoi aggredirmi ecco le braccia, ecco la gamba’? Se anche dice le parolacce, ha ragione chi dice le parolacce o il ragazzino? Scusa un attimo, roba da matti…”, ha sbottato Del Debbio, mentre in sovraimpressione venivano mostrate le immagini choc della gamba di Andrea squarciata dalla lama.

Il pubblico in studio ha reagito con un lungo applauso, approvando la presa di posizione netta del conduttore. La giornalista presente ha sottolineato come si trattasse di ragazzi che girano armati con un machete, amplificando la gravità della situazione.

Le parole di Bally

Nonostante il tono surreale delle sue dichiarazioni, Bally ha cercato di giustificarsi, sostenendo che andare in giro con un machete non fosse corretto, ma continuando a minimizzare la responsabilità dell’atto: “Andare in giro con il machete non va bene, neanche io vado in giro con il machete. Loro sono le vittime certo…”. Del Debbio ha interrotto nuovamente, chiarendo che tali comportamenti non sono mai accettabili e sottolineando l’assurdità di qualsiasi tentativo di attribuire la colpa alla vittima.

Il dibattito sul ruolo dei media e della società

Il caso ha aperto una riflessione più ampia sul problema delle baby gang, della violenza giovanile e della responsabilità educativa e sociale. Il dibattito in studio ha mostrato quanto sia delicato affrontare episodi in cui i minori diventano autori e vittime di reati gravi.

L’intervento di Del Debbio ha ribadito la necessità di una presa di posizione chiara contro ogni forma di violenza, soprattutto quando essa coinvolge giovani e strumenti pericolosi come machete o coltelli. Il pubblico ha mostrato sostegno alla vittima, evidenziando l’urgenza di iniziative concrete di prevenzione e di maggiore controllo sul fenomeno delle gang giovanili.

La reazione della comunità

La vicenda di Andrea ha generato forte indignazione tra gli spettatori e sui social network, dove si sono moltiplicate le richieste di interventi più severi contro la diffusione di armi tra minorenni. Le discussioni televisive, seppur animate e a tratti surreali, hanno messo in evidenza un problema crescente nelle province italiane: la facilità con cui i ragazzi entrano in contatto con strumenti pericolosi e la difficoltà di tutelare le vittime.

In sintesi, il caso ha evidenziato tre aspetti fondamentali: la gravità della violenza tra adolescenti, la necessità di responsabilità sociale e educativa, e l’importanza di una reazione ferma della società e dei media di fronte a episodi che mettono a rischio la vita dei giovani.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure