Tafferugli e tensione tornano a segnare il fine settimana politico, con Bologna e Torino trasformate in due epicentri di scontro tra manifestanti e forze dell’ordine. Nel capoluogo emiliano il corteo contro il governo ha tentato di forzare l’ingresso verso i palazzi di BolognaFiere, dove era in corso l’assemblea dell’Anci, trovando però la barriera degli agenti in tenuta antisommossa schierati sul ponte di San Donato. Da quel momento la pressione della folla, le spinte, gli oggetti alzati contro gli scudi e la carica di contenimento hanno riempito la scena, con i manifestanti che continuavano a scandire “corteo, corteo” mentre venivano respinti.
Scontri a Bologna
I disordini hanno acceso anche altri fronti, con il pomeriggio torinese segnato dal No Meloni Day, dove la protesta ha preso rapidamente una piega violenta. Un migliaio di giovani ha attraversato la città fino a Porta Nuova, lanciando oggetti contro gli agenti e provocando nuovi momenti di tensione anche nei pressi della sede della Città metropolitana, a pochi passi da Porta Susa. Il bilancio parla di otto agenti feriti, mentre lo striscione alzato dalla testa del corteo – “Contro il governo del genocidio e del fossile, studenti bloccano tutto” – ha reso chiara la matrice della protesta.
La reazione di Fdi
Questa mattina il clima politico si è ulteriormente infiammato dopo la diffusione, sui profili social di Fdi, di un video in cui alcuni teppisti lanciano oggetti contro gli agenti utilizzando persino estintori. Il partito di Giorgia Meloni ha rilanciato il filmato chiedendo alla segretaria democratica di prendere posizione, con un messaggio diretto e senza filtri: “Schlein e compagni condannate questa vergogna. La vergogna rossa che la sinistra non riesce mai a condannare”.