Vai al contenuto

Mattarella al Bundestag: “Guerra, da Kiev a Gaza chi colpisce i civili non resti impunito”

Pubblicato: 16/11/2025 14:42

«Quanti morti occorreranno ancora prima che si smetta di considerare la guerra come uno strumento per risolvere le controversie tra gli Stati?», ha domandato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo al Bundestag tedesco in occasione della Giornata nazionale del Lutto.

Mattarella ha ricordato come l’espressione “Nie wieder” – “mai più” – sia stata adottata dalla comunità internazionale per condannare l’Olocausto. Ma oggi, ha avvertito, a quel “mai più” si contrappone il suo opposto, “wieder”, “di nuovo”: di nuovo guerra, di nuovo razzismo, di nuovo disuguaglianze, di nuovo violenza.

«Assistiamo ancora una volta – ha proseguito – all’uso dell’aggressione per l’arbitrio di voler dominare altri popoli». Un monito che richiama l’urgenza di non abbassare la guardia di fronte ai ritorni della storia.

Il capo dello Stato ha ripercorso la trasformazione della guerra nel Novecento, quando la tragedia dei soldati si è estesa ai popoli, coinvolgendo civili innocenti nei borghi bombardati, nelle città rase al suolo, nelle campagne devastate.

«Milioni di civili divennero bersagli», ha ricordato, sottolineando come deportazioni e genocidi abbiano segnato profondamente la Seconda guerra mondiale.

Mattarella ha spiegato che da allora il volto della guerra non è più solo quello del combattente, ma quello del bambino, della madre, dell’anziano senza difesa. «È quanto accade oggi, a Kiev, a Gaza», ha affermato, richiamando i drammi contemporanei.

Ha ricordato poi il ruolo del dopoguerra, con la nascita delle Nazioni Unite e le Convenzioni di Ginevra, che avevano acceso la speranza di una pace fondata sul diritto e sul principio inviolabile della protezione dei civili.

Ma la storia successiva – dal Biafra ai Balcani, dal Ruanda alla Siria, fino al Sudan, all’Ucraina e alla Striscia di Gaza – dimostra che le guerre continuano a colpire soprattutto chi non combatte.

«Oggi – ha concluso Mattarella – secondo le Nazioni Unite oltre il 90% delle vittime dei conflitti è composto da civili. Un dato che non può rimanere ignorato né impunito».

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure