
Gli incidenti stradali continuano a rappresentare una delle principali cause di morte tra i giovani, con conseguenze spesso drammatiche per le famiglie e per l’intera comunità. Ogni tragedia lascia un vuoto difficile da colmare e richiama l’attenzione sulla necessità di maggiore prudenza alla guida, specialmente nelle ore notturne o in condizioni di scarsa visibilità. La combinazione di velocità, distrazione o condizioni stradali non ideali può trasformare pochi istanti in eventi irreversibili, sottolineando l’importanza di campagne di sensibilizzazione e prevenzione stradale.
Il coinvolgimento di giovani guidatori in incidenti gravi solleva anche riflessioni sul ruolo dell’educazione alla sicurezza e sull’efficacia dei sistemi di supporto alla guida. Ogni perdita rappresenta non solo un numero nelle statistiche, ma un’interruzione improvvisa di progetti di vita, sogni e ambizioni. Le famiglie colpite devono affrontare un dolore che va al di là della dimensione personale, mentre la comunità locale si stringe attorno al ricordo della persona scomparsa, cercando di trarre lezioni concrete per prevenire futuri drammi.
La tragedia di Gaia Conte

La giovane Gaia Conte, 20 anni ancora da compiere, ha perso la vita in un tragico incidente stradale verificatosi nella prima mattina a Cervasca, nell’hinterland di Cuneo. Originaria di Dronero, era stata allieva dell’Azienda formazione professionale – Centro di Dronero don Michele Rossa. Lascia due sorelle, un fratello e il padre, titolare di una carrozzeria in città.
La dinamica dell’incidente
Intorno alle 5 del mattino, Gaia era al volante della sua auto sulla provinciale 422 quando la vettura si è cappottata, uscendo dalla carreggiata e prendendo fuoco. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme con l’autobotte e tentato di estrarre la giovane dall’abitacolo. Nonostante i disperati tentativi di rianimazione da parte dei soccorritori del 118, ogni sforzo si è rivelato vano.
Con la morte di Gaia Conte, il numero delle vittime di incidenti stradali in provincia di Cuneo nel 2025 sale a 34, superando già il totale dell’intero 2024, quando le vittime furono 33. Nella stessa notte, un altro grave incidente frontale ha coinvolto altre donne alle porte di Cuneo, tra il ponte vecchio e la frazione di Madonna dell’Olmo, causando ferimenti gravi.


