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La famosissima transgender a pranzo da Papa Leone: “Cosa ho trovato!”. È successo davvero

Pubblicato: 16/11/2025 18:03

Marcella De Marco, transgender di 52 anni originaria dell’Uruguay, ha partecipato al pranzo del Giubileo dei poveri organizzato da papa Leone XIV in Vaticano, insieme a circa cinquanta persone transgender e 1.300 ospiti. La donna ha raccontato la sua esperienza, sottolineando come la Chiesa possa continuare a essere accogliente per tutti, seguendo l’esempio di papa Francesco.

Durante la pandemia, Bergoglio aveva mostrato particolare attenzione verso le persone transgender del litorale romano, permettendo loro di frequentare le udienze generali del mercoledì con l’accompagnamento di don Andrea Conocchia e suor Geneviève Jeanningros. Oggi, invece, è stata la prima occasione di incontrare papa Leone in un contesto informale e conviviale.

Un incontro carico di significato

“È stato molto bello, l’ho visto entusiasta e contento”, ha raccontato Marcella. “Era il suo primo pranzo insieme ai poveri e a tutti noi. Speriamo che la Chiesa continui a mantenere le porte aperte, come ci ha lasciato papa Francesco. È stata una giornata bellissima, il Papa ha detto parole importanti”.

Le cinquanta partecipanti erano disposte in cinque tavoli da dieci, accompagnate dai religiosi di riferimento. Marcella era seduta vicino al Papa: “Non al suo tavolo, ma vicina. È stata una gioia incredibile”.

Speranza e appartenenza alla Chiesa

Secondo Marcella, papa Leone XIV le è sembrato “una persona alla mano, con una luce speciale”. La donna spera che il nuovo pontificato continui il percorso di inclusione e carità inaugurato da Francesco: “Ho trovato un altro padre dopo papa Francesco, che per noi è stato il grande. La sua attenzione ci dà speranza”.

L’invito a pranzo le ha fatto sentire un riconoscimento profondo: “Le prime volte in Vaticano è stato come un’accoglienza, oggi mi sento parte della casa, della Chiesa”. Cresciuta in una famiglia cattolica, Marcella ha affrontato un percorso personale complesso, ma con papa Francesco e ora con Leone XIV, si sente nuovamente vicina alla fede: “Ho la stessa felicità di quando ero bambino e andavo a pregare la domenica”.

Un gesto di vicinanza

Nonostante non abbia parlato direttamente con il Papa, Marcella ha avuto modo di osservarlo da vicino e di scambiare un saluto con la mano, ricevuto con un sorriso. “Se un giorno avessimo un’udienza, gli porterei qualcosa. Una di noi gli ha dato un quadretto con la Madonnina del Divino Amore”.

La partecipazione al pranzo ha rappresentato per Marcella un momento di inclusione, simbolo di come la Chiesa possa continuare a essere vicina a tutti, senza distinzione di identità di genere o orientamento sessuale, seguendo i valori del Vangelo e la carità cristiana.

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