
Le gemelle Alice e Ellen Kessler, un fenomeno di costume che ha attraversato diverse epoche dello spettacolo europeo, hanno raggiunto l’importante traguardo degli 80 anni, pur mantenendo una vitalità e un’energia che smentiscono la loro età anagrafica. La loro presenza scenica, caratterizzata da una statura imponente, gambe affusolate e un’assoluta sincronia nei movimenti, ha lasciato un segno indelebile, soprattutto nella storia della televisione italiana. Nomi come “’Da-da-un-pa’”, divenuto un autentico tormentone musicale, o gli spot pubblicitari iconici per le calze Omsa, con il celebre slogan “che gambe!“, sono immediatamente associati al loro talento e alla loro immagine.
Un caso televisivo e la scontro con Bernabei
L’impatto delle Kessler sulla televisione italiana fu rivoluzionario per l’epoca. Il loro ingresso nel panorama mediatico, in particolare attraverso programmi storici della Rai, stravolse i canoni estetici e coreografici in voga. Le loro figure, statuarie e moderne, si contrapponevano in modo netto al popolare coreografo Don Lurio, con cui spesso eseguivano balletti caratterizzati da un’altezza sfasata. Ricordando quel periodo, le gemelle hanno scherzato sul fatto che fossero “troppo alte per lui”, ipotizzando che Don Lurio potesse soffrire, scherzosamente, del “complesso di Napoleone” a causa della loro notevole statura.
Un episodio che entrò nella cronaca e nel dibattito pubblico risale al 1961, durante la trasmissione Giardino d’inverno. L’allora direttore generale della Rai, Ettore Bernabei – scomparso di recente rispetto al momento dell’intervista – impose loro di indossare delle calze nere durante le esibizioni. Questa mossa era vista come un tentativo di mitigare l’eccessiva sensualità che, secondo alcuni, emanava dalle loro gambe lunghe e nude. Le calze nere, quindi, furono una costrizione, un compromesso imposto da una televisione ancora molto legata a canoni di moralità conservatrice, ma paradossalmente contribuirono a rendere l’immagine delle Kessler ancora più iconica e discussa. Le loro gambe lunghe e affusolate sono, senza dubbio, entrate nell’immaginario collettivo del paese.
Vita, passioni e un lavoro instancabile
Nonostante il successo e la fama raggiunti, le gemelle Kessler non si sono mai fermate, dimostrando una passione inesauribile per la vita e la loro professione. Hanno un approccio alla vita dinamico e positivo: amano coltivare i rapporti con gli amici, dedicarsi al golf e intraprendere viaggi. Soprattutto, continuano a lavorare attivamente. Lo testimoniano i loro recenti impegni: prima della partenza per Amburgo, dove hanno ricevuto un prestigioso premio, sono state impegnate fino a luglio in un acclamato musical, Ich war noch niemals in New York, basato sulle musiche e i testi di Udo Jürgens. Questa costante presenza sul palco e la loro longevità artistica sono la prova di un impegno che non conosce sosta.
Dalla Germania a Playboy: le tappe di una carriera sfolgorante
Nate il 20 agosto 1936 a Nerchau, nell’allora Germania Est, Alice e Ellen vissero la drammatica divisione del loro paese. La loro famiglia scelse di fuggire per trasferirsi nella parte occidentale della Germania, un evento che segnò le loro prime esperienze di vita. La loro carriera decollò molto presto: a soli 19 anni entrarono a far parte delle leggendarie Bluebell Girls a Parigi, un corpo di ballo rinomato in tutta Europa, gettando le basi per la loro successiva ascesa. La loro immagine, caratterizzata da una bellezza biondissima e una coordinazione perfetta, le portò ad essere un simbolo di modernità e audacia. Non a caso, a quarant’anni, posarono per la copertina di Playboy, un ulteriore segnale della loro capacità di rompere gli schemi e rimanere sempre al centro dell’attenzione mediatica.
Cinema, teatro e la centralità nella tv italiana
In Italia, il loro talento non fu limitato solo alla televisione. Le gemelle si affermarono come ballerine, cantanti e attrici. Hanno lavorato con alcuni dei più grandi nomi del cinema italiano, recitando per il regista Dino Risi nel film Il giovedì e al fianco di Alberto Sordi in I complessi. La loro presenza fu fondamentale anche nel teatro leggero, collaborando con la celebre ditta Garinei e Giovannini. Tuttavia, la loro massima popolarità è indissolubilmente legata alla Rai. Per intere generazioni di italiani, le gemelle Kessler significano il ritornello orecchiabile de La notte è piccola e gli sketch memorabili di programmi che hanno fatto la storia come Studio Uno, Milleluci e Canzonissima.
Un incontro a Bonn con Andreotti
Un aneddoto curioso, che evidenzia la loro trasversalità e il loro inserimento nelle sfere più alte della vita pubblica italiana, riguarda un incontro inaspettato con l’allora politico Giulio Andreotti a Bonn. Le gemelle raccontano di aver avuto una “lunga chiacchierata” con lo statista democristiano. Al momento del saluto, Andreotti si spinse a fare un invito personale e inusuale, sbilanciandosi: “venite a trovarmi a Fiuggi“. Per rendere l’invito più allettante e rassicurante, specificò che sarebbe stata presente anche la moglie, la quale avrebbe cucinato per loro. Nonostante la singolarità dell’invito da parte di una figura così rilevante della politica italiana, le gemelle ammettono, con un pizzico di rammarico o forse solo di constatazione, di non essere mai andate a trovare Andreotti nella località termale.
Alice e Ellen Kessler rimangono un emblema di eleganza, professionalità e gioia di vivere, un duo che ha saputo fondere l’arte del ballo con l’intrattenimento leggero, segnando profondamente la cultura popolare di un’intera nazione.


