
Una scoperta sconvolgente ha scosso Innsbruck, nel cuore del Tirolo austriaco. Dopo oltre un anno di ricerche, la polizia ha ritrovato i corpi senza vita di una donna di 34 anni di origine siriana e della sua figlia di 10 anni, scomparse nel luglio del 2024. I cadaveri erano nascosti all’interno di due grandi congelatori, celati dietro una parete in cartongesso in un appartamento della città.
Il ritrovamento, avvenuto venerdì 14 novembre, ha segnato la svolta in un’indagine complessa durata 16 mesi. Due fratelli austriaci, di 55 e 53 anni, sono stati formalmente accusati di omicidio e occultamento di cadavere. Entrambi si trovano in custodia cautelare, rispettivamente nelle carceri di Innsbruck e Salisburgo.
La scomparsa e l’indagine durata 16 mesi
La vicenda era iniziata quando un familiare della donna, residente in Germania, aveva segnalato la scomparsa alla fine di giugno 2024, dopo aver perso ogni contatto con lei e notato movimenti bancari anomali. Secondo quanto riferito dal direttore della polizia Helmut Tomac, la donna aveva comunicato l’intenzione di intraprendere un viaggio in Turchia, ma da quel momento i parenti non avevano più notizie.
Le indagini, coordinate dalla Landespolizeidirektion Tirol, dal Landeskriminalamt Tirol e dalla procura di Innsbruck, hanno richiesto mesi di analisi forensi e controlli incrociati prima di individuare l’appartamento dove si trovavano i congelatori. Durante una conferenza stampa, il capo dell’Ufficio di polizia criminale del Tirolo, Katja Tersch, e il portavoce della procura, Hansjörg Mayr, hanno definito il ritrovamento “una svolta decisiva in un’inchiesta lunga e complessa”.
Corpi nascosti dietro una parete di cartongesso
Gli investigatori hanno spiegato che i corpi della madre e della bambina erano stati occultati con grande attenzione: “Dopo indagini approfondite abbiamo rinvenuto i cadaveri della donna siriana e di sua figlia in un appartamento a Innsbruck: i loro corpi erano nascosti dentro un grande congelatore, nella parte remota di un ripostiglio, dietro un tramezzo di cartongesso”.
Le precedenti perquisizioni non avevano portato risultati proprio a causa della cura con cui i sospettati avevano nascosto le vittime. La scoperta è avvenuta grazie a una nuova perizia tecnica e a incroci di dati che hanno indirizzato gli agenti verso l’appartamento incriminato.
I sospetti sui due fratelli austriaci
Secondo la ricostruzione della polizia, la donna e la figlia avevano soggiornato a Düsseldorf tra il 13 e il 20 luglio 2024. Da lì sarebbero state raggiunte da uno dei sospettati, il 55enne, che le avrebbe poi condotte a Innsbruck. L’ultimo contatto telefonico con i familiari risale al 21 luglio dello stesso anno. Da quel momento, un lungo silenzio fino alla tragica scoperta di novembre 2025.
Uno dei due fratelli, ex collega della donna, avrebbe avuto con lei una relazione sentimentale. Gli investigatori avevano concentrato su di lui i sospetti fin dall’inizio, anche per alcune transazioni finanziarie sospette e comportamenti ritenuti anomali. Entrambi gli indagati hanno ammesso di aver occultato i corpi, ma negano l’omicidio, sostenendo che si sia trattato di “un incidente”. Le autorità non hanno ancora potuto stabilire la causa esatta della morte, a causa delle condizioni dei resti.
Un caso che scuote l’Austria
La tragedia ha profondamente colpito l’opinione pubblica austriaca, riaccendendo il dibattito sulla violenza domestica e sulla protezione delle persone vulnerabili. Intanto, la procura di Innsbruck si prepara a formalizzare le accuse di omicidio, mentre gli inquirenti continuano a lavorare per ricostruire con precisione le circostanze, il movente e la dinamica del duplice delitto.


