
Alla vigilia delle elezioni regionali, il dibattito politico torna a infiammarsi e, come spesso succede in questi momenti, ogni parola detta in diretta diventa un caso. È successo a L’aria che tira su La7, dove David Parenzo ha acceso i riflettori sul tema del condono edilizio in Campania, sollevando dubbi e insinuazioni a pochi giorni dal voto.
Con il suo tono ironico e pungente, Parenzo ha rivolto una domanda che ha fatto immediatamente il giro del web: “Ce lo dica a bassa voce… è stato pensato per la campagna elettorale?”. Una frase pronunciata con leggerezza, ma capace di scatenare un acceso confronto con Maurizio Gasparri, ospite in studio e capogruppo di Forza Italia al Senato.
Gasparri risponde e riporta il dibattito al 2003
Gasparri non si è tirato indietro e ha ribattuto con fermezza, riportando la discussione alle origini del provvedimento: “Piaccia o non piaccia” – ha ricordato – il condono risale al 2003 e l’allora governatore Antonio Bassolino decise di non applicarlo in Campania. Una scelta, secondo il senatore, che avrebbe avuto conseguenze fino a oggi.
Gasparri ha poi aggiunto: “Dopodiché questa norma viene approvata tre volte dal Senato nel corso degli anni e delle legislature e per tre volte non va in porto. Questa roba quindi pende da 22 anni”. Un modo per sottolineare che non si tratterebbe affatto di una mossa elettorale, ma di un vecchio nodo mai sciolto.
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David Parenzo, la domanda sottovoce che fa discutere
Il conduttore non si è fermato e ha rilanciato con un’altra domanda che ha reso l’atmosfera ancora più tesa: “Però viene fatta adesso a sette giorni dal voto”. Un’osservazione che molti hanno letto come una provocazione, sottolineando la coincidenza temporale con le elezioni.
Gasparri, visibilmente tranquillo, ha risposto che tutto dipenderebbe dai tempi tecnici della legge di stabilità: “Perché, amico mio, c’è la legge di stabilità, quindi non è colpa nostra”. Poi ha allargato il discorso, parlando del problema delle case irregolari in Campania: “Se si abbattessero tutte queste case irregolari in Campania non so quante discariche sarebbero necessarie per mettere i detriti… Abbattiamole, chi è contrario dica a che ora e in che giorno abbatte le case e dove va questa gente”.

Un confronto tra politica, memoria e percezione pubblica
Proseguendo, Gasparri ha chiarito che il provvedimento non mira a favorire i cittadini campani, ma a uniformare la situazione con le altre regioni italiane: “Sono per case che non hanno fruito di un condono che a Vercelli, a Catanzaro, a Pescara c’è stato. Lì la regione si è frapposta”. Un tentativo di spostare la conversazione dal piano politico a quello amministrativo.
Ma a portare un nuovo punto di vista è stato il sondaggista Renato Mannheimer, presente in studio. Con tono pacato ma deciso, ha osservato: “Capisco che il condono serva in Campania, e casualmente la legge si è fatta adesso, tutto quello che volete, però gli italiani sono contro. Allora questo comportamento rischia di essere visto con favore in Campania, ma con sfavore nel resto d’Italia”. Una riflessione che ha riportato il dibattito sul terreno del consenso e dell’opinione pubblica.

Una diretta che diventa caso politico
Il confronto tra Parenzo e Gasparri, con il suo tono a metà tra la provocazione e l’ironia, ha dimostrato quanto ogni dettaglio, in piena campagna elettorale, possa trasformarsi in un caso nazionale. Da un lato, chi vede nel condono un gesto atteso da anni; dall’altro, chi lo considera un’operazione di consenso.
Alla fine, resta una certezza: quando la politica entra in diretta TV, anche una domanda detta “sottovoce” può diventare il tema più chiacchierato del giorno.


