
Sono le 19.21 quando una nuova scossa di terremoto scuote l’area dei Campi Flegrei, in un pomeriggio che sembrava destinato a scivolare via senza sorprese. L’Osservatorio Vesuviano registra un evento di magnitudo 2.5, con ipocentro a circa 3 chilometri di profondità, inserito all’interno dello sciame sismico ancora in atto e già segnalato dal Comune di Pozzuoli.
Prima che le notifiche delle app sismiche iniziassero a lampeggiare, c’è stato un attimo sospeso. Una famiglia seduta a tavola, un televisore acceso in sottofondo, una bottiglia che vibra appena sul ripiano della cucina. Una frazione di secondo in cui il silenzio cambia consistenza e fa voltare tutti verso la stessa direzione, senza che ci sia davvero qualcosa da guardare. Solo un tremore rapido, improvviso, sufficiente però a far scorrere un brivido.
Non molto lontano, in una strada stretta, un uomo chiude il negozio abbassando la serranda. D’un tratto il metallo vibra come se qualcuno lo stesse colpendo dall’interno. Si ferma, ascolta, poi sente il leggero ondeggiamento sotto i piedi. Un istante dopo, i telefoni iniziano a suonare: messaggi, domande, verifiche. Nessuno sa ancora dove sia successo, ma tutti sanno che qualcosa è successo.
La scossa è stata avvertita distintamente anche in diverse aree di Napoli, dal Vomero al centro città. Le segnalazioni dei residenti sono arrivate numerose sui social, dove in pochi minuti si è riempito il flusso di commenti e testimonianze. Intanto lo sciame sismico prosegue, mantenendo alta l’attenzione in un territorio già da tempo in costante monitoraggio.


