
Durante un incontro su poesie e musica all’Università di Palermo, Carmen Consoli ha trasformato una riflessione sulla lingua siciliana in un momento di satira politica che ha rapidamente acceso il dibattito. La cantautrice ha raccontato un incubo immaginario in cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni appariva come uno di quei pupazzetti che, se premuti sulla pancia, fanno uscire gli occhi. Una battuta accolta con risate dal pubblico, ma che ha provocato la reazione immediata di Fratelli d’Italia.
“Mi è parsa come ‘sto pupazzetto”, ha detto la ‘cantantessa’, rievocando poi la polemica nata mesi fa, quando aveva dichiarato che sarebbe partita “senza esitazioni verso Gaza” se avesse avuto una barchetta. “Mi hanno dato della ‘comunista con la barca a vela’. Dire una cosa si è trasformata nell’idea che io abbia davvero la barca a vela. È inutile studiare ‘sto saluto romano se non conoscete l’italiano”, ha aggiunto con sarcasmo.
La replica del partito di governo non si è fatta attendere. Via social, FdI ha accusato la musicista di cercare visibilità con insulti legati all’aspetto fisico della premier: “Che triste declino”, hanno commentato, definendo la battuta una ripetizione stanca di un attacco personale.
Tra satira, eccessi e sensibilità politiche accese, la Consoli continua a usare l’ironia come strumento narrativo. Una scelta che, ancora una volta, ha diviso pubblico e politica, trasformando un incontro accademico in un caso nazionale.


