
Il Ministero della Salute italiano ha emesso un avviso di richiamo di fondamentale importanza, esteso a livello nazionale, riguardante il ritiro immediato dal commercio di un lotto specifico di latte in polvere per neonati. Tale misura cautelativa è stata adottata a seguito di un’emergenza sanitaria di vasta portata negli Stati Uniti, dove un’epidemia di botulino ha già condotto al ricovero di ben 23 neonati.
L’allerta alimentare, originariamente lanciata il 19 novembre, è stata prontamente diffusa dalle autorità sanitarie italiane in risposta ai precedenti allarmi diramati nelle scorse settimane da parte delle massime istituzioni di controllo statunitensi, i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e la Food and Drug Administration (FDA). La preoccupazione maggiore risiede nel fatto che il prodotto incriminato è stato commercializzato anche attraverso canali di vendita online, come la popolare piattaforma di e-commerce Amazon, rendendo l’allerta di carattere internazionale e coinvolgendo potenzialmente i consumatori in ogni parte del mondo.
Il prodotto sotto accusa e il richiamo da parte dell’azienda
L’oggetto specifico del richiamo è il latte in polvere commercializzato con il marchio ByHeart Whole Nutrition Infant Formula. Questo prodotto è sospettato di essere la causa diretta dei recenti e allarmanti casi di botulismo infantile, un’epidemia che ha visto conferme in ben 13 stati diversi degli Stati Uniti. L’azienda produttrice, ByHeart, ha agito in modo proattivo e tempestivo, disponendo il richiamo totale di tutti i suoi prodotti e l’immediato ritiro di tutti i lotti già l’11 novembre scorso. Questa decisione è arrivata immediatamente dopo che la FDA aveva annunciato formalmente l’avvio di un’indagine approfondita sull’epidemia di botulino e sulla sua potenziale connessione con il latte artificiale biologico Whole Nutrition Infant Formula. La cooperazione tra le autorità sanitarie e l’azienda si è resa indispensabile per contenere la diffusione del rischio.
Estensione dell’allerta al mercato globale e l’intervento italiano
L’emergenza non si è limitata ai confini americani. L’allerta è stata estesa su scala mondiale a causa della modalità di distribuzione del prodotto, il quale è stato venduto capillarmente anche online attraverso le principali piattaforme di e-commerce, con Amazon in prima linea. In Italia, il Ministero della Salute è intervenuto con la massima urgenza, pubblicando un avviso ai consumatori sul proprio portale ufficiale dedicato ai richiami di prodotti alimentari. Questa azione è scaturita da una segnalazione cruciale pervenuta dal punto di contatto Infosan Emergency, parte della Rete Internazionale delle Autorità per la Sicurezza Alimentare. Il Ministero ha voluto garantire che l’informazione raggiungesse tutti i consumatori italiani che, inconsapevolmente, avrebbero potuto acquistare il prodotto online.
I dettagli dell’avviso ministeriale e la raccomandazione ai consumatori
L’avviso ufficiale diramato dal Ministero della Salute fornisce dettagli specifici sull’entità dell’emergenza. Le autorità statunitensi hanno riportato che si contano 23 casi totali, tra sospetti e confermati, distribuiti in 13 stati americani differenti, e tutti i bambini coinvolti hanno avuto la necessità di ricorrere a un ricovero ospedaliero per le cure necessarie. Il testo ministeriale ha ribadito che, già l’11 novembre, la ByHeart Whole Nutrition aveva provveduto a ritirare dal mercato la totalità dei lotti di latte artificiale prodotti. L’azienda ha inoltre specificato che il latte è stato venduto online tramite le principali piattaforme e che tutti i clienti che avevano effettuato acquisti di prodotti ByHeart su Amazon.com sarebbero stati prontamente avvisati direttamente dal rivenditore. Nonostante ciò, il Ministero ha emesso una ferma raccomandazione a tutti i cittadini italiani: non consumare assolutamente tale prodotto, poiché potrebbero esserci confezioni ancora in possesso dei consumatori all’interno delle loro abitazioni. La sicurezza dei neonati è la priorità assoluta.
L’epidemia di botulino e l’indagine della FDA
L’entità del problema è stata sottolineata dalla FDA stessa, la quale ha evidenziato come il latte in polvere del marchio ByHeart sia rappresentato in modo sproporzionato tra i neonati che sono stati colpiti da questa grave epidemia di botulino. Questo dato è particolarmente significativo se si considera che ByHeart detiene soltanto circa l’1% di tutte le vendite di latte in polvere per neonati negli Stati Uniti. L’agenzia statunitense ha lanciato un monito ai genitori, esortandoli a interrompere immediatamente l’uso di qualsiasi prodotto ByHeart per neonati e a mantenere sotto stretta e attenta osservazione i bambini che lo hanno assunto di recente, in quanto il botulismo è una patologia che può manifestarsi anche dopo diverse settimane dall’assunzione. Il richiamo riguarda l’intera produzione, includendo sia le confezioni in lattina standard che le “confezioni universali”, ovvero le piccole bustine sigillate, per assicurare una copertura totale.
La posizione dell’azienda e l’impegno per la sicurezza
L’azienda ByHeart ha rilasciato dichiarazioni in cui ha invitato la FDA e altre agenzie sanitarie pubbliche a eseguire test approfonditi sulle confezioni sigillate e non ancora aperte del suo latte artificiale. L’obiettivo è quello di “fornire prove affidabili che aiuteranno a fare chiarezza” sulla situazione. Mia Funt, co-fondatrice e presidente di ByHeart, ha espresso il profondo impegno dell’azienda: “La sicurezza e il benessere di ogni neonato che utilizza il nostro latte artificiale sono, e saranno sempre, la nostra massima priorità“. Ha inoltre aggiunto che il richiamo a livello nazionale riflette la loro dedizione nel proteggere i bambini e nel fornire alle famiglie informazioni che siano sia chiare che attuabili. Parallelamente a questa operazione di ritiro, l’azienda sta conducendo un’indagine interna approfondita con lo scopo di ottenere le risposte che i genitori si aspettano e meritano. La trasparenza e la sicurezza sono al centro della loro gestione di questa delicata crisi.


