
L’urna di Zurigo ha finalmente parlato, e per la Nazionale Italiana di calcio, il verdetto è stato un sollievo quasi euforico. L’avversario pescato per la semifinale è l’Irlanda del Nord, una selezione che, pur dotata di orgoglio e spirito combattivo, si presenta obiettivamente come l’opzione più abbordabile tra quelle disponibili.
Guardando il panorama completo, che comprendeva insidiose compagini come la Romania, la sorprendente Macedonia del Nord – già carnefice di illustri Nazionali – e la sempre fisica e temibile Svezia, l’esito è stato una vera e propria benedizione sportiva. È inutile nascondersi dietro un dito: il fato ha concesso agli Azzurri di Gennaro Gattuso una chance d’oro per evitare il ripetersi di tragedie calcistiche recenti. La qualificazione non è mai scontata, ma il disegno del destino sembra finalmente favorevole.

La semifinale: Irlanda del nord, un ostacolo sulla carta superabile
L’Irlanda del Nord, guidata da un CT meticoloso, è una squadra che fa della coesione difensiva e della fisicità il suo marchio di fabbrica. Non possiede i talenti cristallini o la vena offensiva di altre formazioni europee. Il loro gioco è spesso pragmatico e volto a interrompere il ritmo avversario, affidandosi a ripartenze veloci e al gioco aereo su calci piazzati. Tuttavia, l’Italia, se approccia la partita con la giusta mentalità, la concentrazione richiesta e un ritmo alto fin dal fischio d’inizio, possiede tutte le carte in regola per superare questo scoglio. La differenza tecnica tra le due squadre è innegabile e schiacciante. Il campo dovrà ovviamente confermare il pronostico, perché i playoff, si sa, sono gare secche dove la tensione e l’episodio possono ribaltare ogni logica. Ma Gattuso e i suoi devono imporre la propria superiorità sin dal primo minuto. Non è un appuntamento da prendere sotto gamba, ma è certamente il miglior sorteggio possibile in questa fase.
L’ipotetica finale: Galles o Bosnia, il sorteggio continua ad essere gentile
Ma i regali del fato non si sono esauriti con la semifinale. La potenziale finale, l’ultimo atto prima del sospirato pass per il Mondiale 2026, vedrà l’Italia affrontare la vincente tra Galles e Bosnia-Erzegovina. Anche in questo accoppiamento, la Dea Bendata ha mostrato il suo volto più benevolo agli Azzurri. Il Galles è una squadra solida, con giocatori esperti e un attaccamento alla maglia fuori discussione, ma è privo di quella brillantezza che può mettere in crisi una formazione di alto livello. La Bosnia, pur potendo contare su alcuni individui di talento in fase offensiva, ha mostrato lacune difensive e una continuità di rendimento spesso altalenante. Guardando alle alternative evitate – squadre come la Slovacchia, storicamente ostica e dotata di un centrocampo robusto, o la Polonia, che vanta fuoriclasse di livello mondiale in attacco – la strada verso la finale si presenta ancora una volta meno impervia del previsto. Sia Galles che Bosnia sono avversarie che l’Italia, al massimo della sua espressione, ha il dovere di battere.

Gattuso e gli azzurri: vietato fallire
Il sorteggio, in definitiva, ha eliminato ogni possibile alibi per l’Italia. Non si potrà parlare di sfortuna, né di accoppiamenti impossibili o di avversari troppo forti. Il CT Gattuso ha ricevuto la migliore notizia possibile e ora il peso della responsabilità è tutto sulle spalle della squadra. Vincere non è un optional, ma un imperativo categorico e una necessità morale per tutto il movimento calcistico nazionale, che non può permettersi un secondo flop mondiale consecutivo. La Nazionale deve dimostrare di aver imparato dagli errori del passato, di aver ritrovato la compattezza e la ferocia agonistica che l’hanno sempre contraddistinta nei momenti cruciali. Talento e profondità della rosa non mancano; ciò che serve è la mentalità vincente, quella cattiveria sportiva che trasforma la pressione in pura energia performante. L’Italia deve affrontare questi spareggi non con la paura di cadere, ma con la certezza di essere superiore e con la voglia inarrestabile di tornare sul palcoscenico più importante del calcio mondiale. La strada è spianata, adesso tocca ai giocatori percorrerla e conquistare ciò che spetta loro di diritto. Non ci sono scuse.


