
Per Cuffaro gate si intende la maxi, 18 indagati, per ora, inchiesta sull’ex presidente Cuffaro che viene rappresentato come il vertice di un’associazione a delinquere, reato associativo il cui fine è la spartizione di caselle di potere, da utilizzare per singoli scopi clientelari o economici. Osservando il principio fondante l’inchiesta sorge una domanda di natura ontologica. La spartizione di caselle di potere, direttori generali di aziende ospedaliere o consorzi di bonica, dirigenti generali di dipartimenti della regione, commissari o consiglieri di amministrazione di società partecipate, ruoli apicali con funzioni amministrative riguardanti uomini e cose, è reato? Perché se tale spartizione fosse reato qui viene giù il mondo, non solo
Cuffaro.
Tutti i direttori generali delle aziende pubbliche hanno un padrino politico, qualcuno a cui devono la loro nomina. Per cui solo Cuffaro è da indagare perché si è accaparrato delle poltrone di potere? E gli altri che lo hanno fatto sono suoi sodali o fanno parte di altre associazioni ad oggi non indagate?Perché se è così siamo fuori dall’obbligatorietà dell’azione penale. Solo Cuffaro ha piazzato persone vicine a lui nei ruoli apicali? Riteniamo che dopo tre anni di intercettazioni, con persone che parlavano di tutto e di più, con grande ingenuità o senso di impunità, avranno tracciato un quadro di analisi molto più ampio del cuffarismo. Ma piazzare persone nei posti di potere è reato? Quale è il confine con la politica, bella o brutta che sia?

Perché questo è il segreto di Pulcinella, tutti i posti apicali in Regione o negli Enti locali sono lottizzati, uno a me e uno a te, se fai parte della maggioranza temporaneamente al potere. Solo i magistrati, o gli apparati di indagine giudiziaria, non lo sapevano? Qualcuno lo sapeva evidentemente, perché tentava di avvertire
Cuffaro. Ma se lottizzare posti di potere è funzione politica e non è reato quale sarebbe la
condotta associativa? Rimangono in piedi singoli reati, se ci sono state o meno
turbative d’asta, o distorsione di concorsi, o dazioni di denaro, ipotesi di corruttela.
Ma l’impianto sistemico viene giù, sono singoli casi di eventuale reato fatti da
qualcuno personalmente, visto che la responsabilità penale è personale.
Per cui o la Procura di Palermo alza il livello dell’indagine dimostrando, avendo
forti indizi, che così fan tutti come musicava Mozart, contestando il reato di
spartizione politica di ruoli amministrativi all’intera maggioranza al governo della
regione, oppure sarà costretta a derubricare questa maxi indagine unita in prima
Per Cuffaro gate si intende la maxi, 18 indagati, per ora, inchiesta sull’ex presidente
Cu aro che viene rappresentato come il vertice di un’associazione a delinquere,
reato associativo il cui fine è la spartizione di caselle di potere, da utilizzare per
singoli scopi clientelari o economici. Osservando il principio fondante l’inchiesta
sorge una domanda di natura ontologica. La spartizione di caselle di potere,
direttori generali di aziende ospedaliere o consorzi di bonica, dirigenti generali di
dipartimenti della regione, commissari o consiglieri di amministrazione di società
partecipate, ruoli apicali con funzioni amministrative riguardanti uomini e cose, è
reato? Perché se tale spartizione fosse reato qui viene giù il mondo, non solo
Cu aro. Tutti i direttori generali delle aziende pubbliche hanno un padrino politico,
qualcuno a cui devono la loro nomina. Per cui solo Cu aro è da indagare perché si è
accaparrato delle poltrone di potere? E gli altri che lo hanno fatto sono suoi sodali o
fanno parte di altre associazioni ad oggi non indagate? E se non perseguono la prima ipotesi perché non lo fanno?
Perché solo Cuffaro è da utilizzare come capro, “crasto” in siciliano, espiatorio? Lasciando
gli altri avvertiti ma intonsi? Riteniamo che la procura di Palermo sia avveduta ed
attenta, pertanto propendiamo per l’ipotesi che il cu arismo, il sistema clientelare e
di spartizione politica, non si limiti a Cu aro, e siamo solo all’inizio di un’indagine
più ampia. Da cui anche il pressing di precise parti politiche. Non lo fai se non vuoi
il pallone che scotta tra i piedi dei giocatori in di4coltà.


