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“Abbiamo trovato quei punti”. Garlasco, l’annuncio su Sempio è appena arrivato

Pubblicato: 20/11/2025 18:06

Si è tenuto oggi, 20 novembre, un incontro cruciale per il team difensivo di Andrea Sempio presso il Laboratorio Genomica di Roma. Avvocati, consulenti e lo stesso indagato si sono riuniti per formalizzare le valutazioni scientifiche e giuridiche legate all’inchiesta sul delitto di Garlasco. Al centro della loro analisi resta un punto chiave: il DNA rinvenuto sotto le unghie di Chiara Poggi.

Il gruppo difensivo sta valutando la possibilità di depositare una memoria al Tribunale, probabilmente dopo l’udienza del 18 dicembre, quando i periti nominati dal gip presenteranno i risultati dell’incidente probatorio. All’uscita dal laboratorio, Sempio ha dichiarato ai giornalisti: «Mi sento più tranquillo dopo questi lavori».

Andrea Sempio, figura chiave nel nuovo filone del caso Garlasco

A fornire i dettagli è stato il suo avvocato, Liborio Cataliotti, che ha spiegato l’impostazione del lavoro svolto: il team ha analizzato i report genetici e le immagini scattate subito dopo l’omicidio. Grazie anche al contributo diretto di Sempio, sono stati individuati i possibili punti di contatto indiretto tra lui e Chiara.

Secondo la difesa, l’eventuale presenza di materiale genetico di Sempio sulle unghie della vittima potrebbe essere giustificata solo da un contatto tramite oggetti comuni, e mai da un’interazione diretta. Da qui la decisione di recuperare e studiare tutte le fotografie dell’interno della villetta teatro del delitto.

Cataliotti ha anche risposto alle ricostruzioni di alcuni commentatori, chiedendosi come sia possibile che vi sia DNA sotto un’unghia e non sulle molte impronte rinvenute altrove nella casa. Per ora, tuttavia, la strategia difensiva completa rimane riservata.

Il legale è tornato poi sulla questione dell’impronta 33, la traccia attribuita dalla Procura a Sempio e trovata sulla parete destra delle scale dove giaceva il corpo di Chiara Poggi. Già in mattinata aveva ribadito la sicurezza della difesa sull’irrilevanza di tale traccia.

Secondo Cataliotti, la Cassazione stabilisce che un’impronta possa essere attribuita a un soggetto solo se presenta almeno 17 punti di corrispondenza. L’esperto Palmegiani, dopo essersi confrontato con specialisti di livello nazionale, avrebbe confermato che la traccia non sarebbe riconducibile a Sempio.

Il legale ha quindi affermato che su questo punto la difesa si sente «tranquillissima», sottolineando che nessun esperto consultato ritiene l’impronta compatibile con quella del loro assistito. Un elemento che la difesa considera solido nella ricostruzione complessiva.

Ora l’attenzione si sposta sull’esito della rivalutazione del DNA trovato sotto le unghie di Chiara Poggi, che sarà al centro dell’udienza del 18 dicembre. Solo dopo quella data si capirà se la Procura deciderà di chiedere o meno il rinvio a giudizio per Andrea Sempio.

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