Vai al contenuto

Pensano sia nella bara, al funerale la scoperta sconcertante: “Ma come è possibile?!”. Shock

Pubblicato: 20/11/2025 20:59

Ci sono episodi che mettono in discussione la fiducia nelle procedure più delicate e nei servizi che dovrebbero accompagnare con rispetto e attenzione momenti già segnati dal dolore. Quando questi meccanismi falliscono, ciò che accade lascia sgomente non solo le persone direttamente coinvolte ma anche la comunità più ampia, che vede incrinarsi certezze considerate intoccabili. Errori che riguardano i riti dell’ultimo saluto, inoltre, hanno un impatto emotivo particolarmente profondo perché intervengono in un momento in cui le famiglie sono più fragili.

In queste circostanze, la scoperta di un’anomalia può trasformarsi rapidamente in un caso complesso, che richiede chiarimenti, accertamenti e responsabilità ben definite. Le procedure che accompagnano il trasferimento delle salme dovrebbero essere perfettamente coordinate; quando qualcosa si interrompe o non viene eseguito come previsto, le conseguenze ricadono inevitabilmente su chi vive un lutto. E non sempre la causa dell’errore è immediatamente evidente.

Bara vuota al funerale: il corpo è ancora in obitorio

L’episodio riguarda una donna di 86 anni, la cui famiglia, residente a Ferrara, ha partecipato al funerale il 10 novembre 2025 convinta che la salma fosse già stata trasferita e collocata all’interno della bara predisposta per la sepoltura. La cerimonia si è svolta regolarmente, senza che nessuno immaginasse che qualcosa non andasse.

A distanza di alcuni giorni, una comunicazione dell’ospedale all’agenzia di onoranze funebri ha però sollevato un dubbio inquietante: il corpo della donna risultava ancora conservato nelle celle frigorifere dell’obitorio. A quel punto l’agenzia ha iniziato una ricostruzione dettagliata dell’accaduto. Le prime verifiche indicano che la bara era stata portata in ospedale ma che nessuno avrebbe controllato il contenuto prima di sigillarla ermeticamente. Di conseguenza, il funerale si è svolto con un feretro completamente vuoto.

La famiglia è stata informata successivamente dell’errore. Il 20 novembre 2025, per fugare ogni possibilità di equivoco, la bara è stata estumulata e aperta: dentro non c’era nulla. Un riscontro doloroso, ma necessario per proseguire con le procedure corrette e permettere finalmente la sepoltura della donna secondo quanto previsto.

L’esposto alla Procura di Ferrara

L’agenzia funebre ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Ferrara, che ha aperto un fascicolo conoscitivo, al momento senza indagati né ipotesi di reato. In una nota, l’agenzia ha dichiarato: «Se dalle verifiche dovessero emergere responsabilità del personale, saranno applicate le misure disciplinari previste».

Le verifiche continuano per accertare esattamente dove si sia verificata la falla procedurale e se si tratti di un errore isolato o di una comunicazione mancata tra ospedale e onoranze funebri. Nel frattempo, la vicenda ha suscitato forte impressione nella comunità, colpita dalla gravità e dall’assurdità dell’accaduto.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 20/11/2025 21:00

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure