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“Con il tubo del compressore!”. Orrore su un ragazzo 15enne, violenze atroci. Fino alla morte

Pubblicato: 21/11/2025 22:33

In molte circostanze, la crudeltà umana raggiunge livelli difficili da comprendere. Alcune persone infliggono dolori fisici e psicologici agli altri senza motivo, trasformando atti di violenza in gesti di dominio o “scherzo” nei confronti di vittime indifese. Questi comportamenti estremi rivelano quanto la mancanza di empatia possa condurre a tragedie che segnano per sempre le vite di chi subisce.

Spesso, gli atti più orribili avvengono in contesti in cui le vittime dovrebbero sentirsi sicure, come il lavoro, la scuola o la famiglia. L’abuso di fiducia e la violenza gratuita mettono in luce un lato oscuro della società, dove il limite tra gioco e crudeltà viene cancellato, e le conseguenze diventano irreversibili, lasciando segni profondi sulle comunità coinvolte

La tragedia

Un adolescente di 15 anni, Muhammad Kendirci, apprendista in una bottega di falegnameria, è stato sottoposto a una violenza disumana da parte di due colleghi più grandi, che hanno minimizzato il gesto chiamandolo «uno scherzo». Il fatto è avvenuto il 14 novembre 2025 a Bozova, nella provincia turca di Şanlıurfa.

I due hanno bloccato il ragazzo legandogli i polsi, gli hanno abbassato a forza i pantaloni e gli hanno introdotto con violenza nell’ano un tubo per aria compressa. L’enorme pressione ha causato la perforazione e la successiva esplosione dell’intestino, con lesioni interne devastanti.

Ricoverato in condizioni disperate all’ospedale universitario Harran di Şanlıurfa, Muhammad è rimasto in terapia intensiva per cinque giorni tra atroci dolori, fino al decesso avvenuto il 19 novembre 2025.

Le indagini

Uno dei due responsabili, Habip Haksoy, era stato inizialmente lasciato libero con obbligo di firma, ma in seguito all’ondata di indignazione è stato arrestato. Le imputazioni esatte a carico suo e dell’altro aggressore non sono ancora state rese note. L’episodio ha sconvolto l’intera Turchia, scatenando rabbia e richieste di giustizia.

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