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L’Italia piange Ornella Vanoni: l’ultimo saluto al Piccolo. Emozione pura

Pubblicato: 22/11/2025 12:38

C’è una poesia che Alda Merini aveva dedicato a Ornella Vanoni, un frammento prezioso di un legame profondo tra due anime artistiche irrequiete. In quei versi, la poetessa milanese dipingeva l’amica con un’immagine potente: «Il genio è un animale impaurito che scappa di casa in casa». Una frase che sembra racchiudere il movimento interiore, la vulnerabilità e la forza che hanno accompagnato la cantante per tutta la vita.
Eppure, per Ornella Vanoni, la parola “casa” aveva un solo centro di gravità permanente: Milano. È la città che l’ha accolta, ispirata, ferita e amata. Nel 2024, con la consueta ironia – quel modo tutto suo di rendere leggere anche le richieste più profonde – aveva rivolto un appello al sindaco Beppe Sala: «Per me non è rimasto niente. Mi dedichi un’aiuola in centro. La voglio da viva. “Aiuola Ornella Vanoni, manutenuta da lei”. Me ne prenderei cura di persona. Pianterei fiori e pomodori».

L’omaggio pubblico e l’ultimo saluto della città

All’Anteo Palazzo del Cinema, durante l’appuntamento “Vedo, ascolto, parlo. Muoviamoci contro la violenza sulle donne”, le sue parole e la poesia della Merini riecheggiano con una forza nuova. Sul palco, Barbara Stefanelli e il sindaco Beppe Sala ricordano quella richiesta, insieme a tanti frammenti di ricordi e sorrisi condivisi negli anni. L’evento si apre con un tributo a lei: Ornella Vanoni, donna libera, iconica, indomita, scomparsa ieri a Milano a 91 anni.
La grande foto proiettata sullo schermo – abito rosso, sigaretta tra le dita – diventa un simbolo immediato, un’immagine che accende gli sguardi in sala e crea un momento di intensa partecipazione emotiva.

Sala annuncia subito il primo gesto concreto per ricordarla: «Abbiamo proposto alla famiglia di fare la camera ardente a Palazzo Marino oppure al Piccolo. Decideranno loro». È una dichiarazione che restituisce il senso di un rapporto speciale tra la città e una delle sue voci più inconfondibili.
Poco dopo, l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, in diretta televisiva, conferma: la camera ardente sarà allestita al Piccolo Teatro, luogo simbolo che ha segnato la storia artistica di Milano e che ora diventerà anche la cornice dell’ultimo saluto.

E quella famosa aiuola? Sala risponde con affetto e realismo: «Vediamo cosa fare. Sono sempre quelle cose tra il serio e il faceto che diceva Ornella. È stata una grande nella storia artistica non solo di Milano e probabilmente meriterebbe anche altro».
Un riconoscimento che lascia intendere che la città, ora più che mai, è pronta a restituire a Ornella Vanoni un tributo all’altezza della sua storia.

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Ultimo Aggiornamento: 22/11/2025 12:40

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