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“Ha un coltello!”. Italia, bimbo aggredisce compagnetti a scuola. La situazione

Pubblicato: 22/11/2025 13:53

Un episodio che ha scosso profondamente una scuola elementare della provincia di Treviso riaccende il dibattito sulla fragilità emotiva dei più piccoli. Un bambino di seconda elementare, già seguito da tempo per difficoltà comportamentali, ha infatti perso improvvisamente il controllo, arrivando ad aggredire due compagni e costringendo il personale scolastico a chiedere l’intervento dei carabinieri.

Secondo la ricostruzione riportata, tutto è iniziato durante il momento della mensa, quando il piccolo avrebbe afferrato uno dei coltelli arrotondati utilizzati per il pranzo e, in un gesto che ha lasciato senza parole chi era presente, lo avrebbe infilato nel calzino, come volesse portarlo via con sé. Un compagno, spaventato, ha subito avvisato le insegnanti. Da lì, la situazione è precipitata: “calci, pugni e spintoni” sono stati rivolti prima al bambino che lo aveva segnalato, poi a un altro alunno che cercava di allontanarlo.

La crisi improvvisa e l’intervento dei carabinieri

Gli insegnanti sono riusciti con difficoltà a portare il bambino in un ambiente più tranquillo, cercando di contenerne l’agitazione. Il tentativo di calmarlo, però, non ha avuto alcun effetto. La scuola ha provato più volte a contattare la famiglia, senza riuscirci, e alla fine ha dovuto rivolgersi ai carabinieri, che hanno raggiunto l’istituto e sono rimasti accanto al personale fino all’arrivo dei genitori. Il dirigente scolastico ha voluto chiarire un punto fondamentale: “Dalle verifiche è emerso che il bambino ha poi rimesso il coltello sul tavolo”, specificando che il problema non era tanto l’oggetto, quanto il significato del gesto e ciò che lasciava emergere del suo stato emotivo. Le condizioni del piccolo, infatti, erano già note alla scuola, che da tempo aveva attivato un percorso di osservazione e supporto.

Un disagio profondo che non può essere ignorato

Più che un semplice episodio di aggressività, quanto accaduto mette in luce un malessere profondo, esploso in modo improvviso e incontrollato. La crisi emotiva del bambino, così intensa e repentina, ha generato paura tra i compagni e un forte senso di impotenza tra gli adulti presenti. Nel pomeriggio, la famiglia è stata convocata a scuola. L’obiettivo dichiarato è quello di avviare un percorso strutturato di sostegno, capace di aiutare il bambino a gestire le sue emozioni e prevenire nuovi episodi simili. La priorità, spiegano dall’istituto, è proteggere tutti gli alunni, ma anche prendere in carico con serietà il disagio di un bambino che, evidentemente, ha bisogno di un aiuto specialistico. Un episodio dunque che scuote, interroga e richiama alla necessità di supporti educativi e psicologici sempre più presenti, soprattutto in un periodo storico in cui i segnali di fragilità emotiva tra i giovanissimi sembrano aumentare.

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