
La premier Giorgia Meloni ha espresso cautela riguardo al piano di pace in 28 punti proposto da Donald Trump per il conflitto in Ucraina, sottolineando la disponibilità dell’Italia a collaborare con i partner europei e americani per una soluzione giusta.
Intervenendo alla prima sessione di lavoro del G20 a Johannesburg, Meloni ha definito la guerra come “ingiustificata aggressione russa contro l’Ucraina” e ha ricordato l’impegno italiano in Medio Oriente, dove l’Italia ha contribuito a ottenere “un risultato fragile ma comunque molto importante”.
Meloni fra prudenza e irritazione
Le dichiarazioni della Premier italiana appaiono mirate a evitare frizioni con gli alleati occidentali, dopo che la proposta americana ha suscitato critiche da parte di Kiev e di diversi Paesi europei. Venerdì 21 novembre, a margine del G20, Meloni ha incontrato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, in un colloquio durante il quale il piano di Trump è stato inevitabilmente discusso.
Una nuova riunione è prevista tra Costa e i leader dei Paesi considerati affini al G20: Francia, Germania, Regno Unito, Italia, Norvegia, Canada, Giappone, Australia, Finlandia, Irlanda, Paesi Bassi e Spagna. L’obiettivo è quello di definire un percorso comune sull’Ucraina.

La presa di posizione di Crosetto
Sul fronte governativo italiano, la posizione di prudenza di Meloni è bilanciata dalla presa di posizione del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha definito il piano “molto duro nei confronti dell’Ucraina e contenente punti che penso non potranno mai essere accettati“.
Crosetto ha aggiunto però che la proposta rappresenta “il punto di inizio di una trattativa che tutti auspichiamo e per la quale dobbiamo impegnarci senza tregua”.
La linea di equilibrio italiana
Il ministro ha inoltre sottolineato il modus operandi del presidente statunitense, osservando che “Trump ci ha ormai fatto capire, con i dazi, con Gaza ed in molti altri scenari, quale sia la sua tattica: provoca, blandisce, forza, accarezza un giorno, schiaffeggia quello successivo”.
L’Italia, quindi, mantiene una linea di equilibrio: da un lato prudente nella valutazione della proposta americana, dall’altro pronta a lavorare con Usa e Ue per favorire una pace sostenibile e rispettosa della sovranità ucraina, in attesa di sviluppi nelle prossime sessioni diplomatiche internazionali.


