In Un quadro di grande allarme sociale, le indagini sulla violenza sessuale avvenuta ai danni di una donna di 53 anni hanno portato a una svolta rapida e cruciale. Gli investigatori hanno lavorato senza sosta per individuare l’autore della brutale aggressione, avvenuta all’alba di venerdì, e la risposta è arrivata grazie a un lavoro minuzioso di ricostruzione dei movimenti e di analisi delle immagini. La vicenda ha scosso profondamente la comunità, suscitando indignazione e apprensione tra i residenti.
Gli Elementi acquisiti nelle prime ore sono apparsi subito decisivi, delineando un’aggressione improvvisa e violenta, consumata in un parcheggio isolato. Il racconto della vittima, unito alle testimonianze raccolte e ai filmati esaminati, ha permesso agli inquirenti di stringere rapidamente il cerchio attorno a un sospetto, poi rintracciato in tempi brevi. L’impegno dei carabinieri è stato fondamentale per ricomporre ogni fase dell’episodio, dall’attacco fino alla fuga dell’autore.
Fermo eseguito dai carabinieri
L’Uomo individuato è un 35enne gambiano, rintracciato nella sua abitazione di Gallarate (Varese), dove si nascondeva all’interno del cassettone del letto. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, arrivati dopo una serie di verifiche serrate, lo hanno trovato ancora vestito con gli abiti immortalati dalle telecamere durante la fuga. Accanto alla casa dell’indagato è stato rinvenuto anche il cellulare sottratto alla vittima.
Gli Investigatori sono riusciti a entrare comunque nell’abitazione, nonostante il tentativo dell’uomo di far credere di non essere in casa. Dopo il fermo, è stato portato nella caserma di Largo Verrotti, mentre ulteriori accertamenti hanno consentito di recuperare anche il telefono della donna in una proprietà privata lungo la via di fuga.
La ricostruzione dell’aggressione
Secondo Quanto accertato, la vittima stava percorrendo il marciapiede per raggiungere il lavoro quando sarebbe stata sorpresa alle spalle dal 35enne. L’uomo l’avrebbe colpita con violenza, trascinandola dietro le siepi di un’aiuola situata in un parcheggio pubblico del quartiere Cajello. Lì si sarebbe consumata la violenza sessuale, seguita dalla fuga dell’aggressore, che avrebbe portato via il telefono della donna.
Grazie Ai rilievi della polizia scientifica e alla visione a tappeto degli impianti di videosorveglianza, il percorso di fuga è stato definito con precisione, permettendo di risalire all’abitazione dell’indagato.
Le condizioni della vittima
La Donna è stata soccorsa da un passante e accompagnata all’Ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate, dove le è stata assegnata una prognosi iniziale di 20 giorni. Le sue condizioni, pur gravi, sono apparse stabili, mentre prosegue l’assistenza medica e psicologica dopo la violenza subita.
Nel Corso dell’aggressione, l’autore avrebbe perso anche il proprio telefono cellulare, poi recuperato e sequestrato dai carabinieri come elemento utile alle indagini.
Il profilo del fermato
Il 35Enne vive in Italia da 11 anni, è meccanico di professione, sposato con una donna italiana e padre di tre figli. Non risulta un profilo criminale di rilievo: alle spalle ha un solo precedente, risalente al 2020, per detenzione di droga in lieve entità e resistenza a pubblico ufficiale, reato per cui aveva ottenuto la sospensione condizionale della pena.
Al Momento del fermo non avrebbe parlato, ma successivamente, davanti al pm e assistito dal suo avvocato Camillo Ferioli, ha ammesso le proprie responsabilità, dichiarandosi incapace di spiegare quanto accaduto. Secondo il legale, l’uomo è apparso “a pezzi” e pronto ad affrontare le conseguenze delle sue azioni.