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Terremoto ai Campi Flegrei, un’altra scossa nella caldera che non trova pace

Pubblicato: 22/11/2025 16:07

Il pomeriggio si è mosso con un sussulto leggero ma nitido, un segno della attività bradisismica che continua a modellare la quotidianità dell’area flegrea. Alle 15.04 una scossa di magnitudo 2.2 è stata registrata nei Campi Flegrei, un evento avvertito soprattutto lungo il litorale di Pozzuoli e nelle zone più esposte della caldera. Il tremore, superficiale e rapido, rientra pienamente nel quadro di instabilità che da mesi caratterizza la regione vulcanica e che mantiene alta l’attenzione degli abitanti e delle istituzioni, pur senza generare allarme. L’area del cratere, come sempre, ha trasformato un dato sismico minimo in un gesto del suo corpo geologico, una pulsazione che conferma la natura viva della caldera.

Epicentro in mare e quadro sotto controllo

L’epicentro è stato localizzato nel tratto di mare antistante via Napoli, la strada del lungomare puteolano, a una profondità di 2.8 chilometri. Una scossa superficiale, dunque, coerente con la dinamica di sollevamento che interessa l’area e che non ha prodotto alcun danno né conseguenze, secondo quanto riferito dalle autorità locali. La fase di instabilità vulcanica prosegue senza variazioni significative, seguendo il ritmo noto dei microeventi che scandiscono la vita dei Campi Flegrei e che rappresentano, per i tecnici, un indicatore da monitorare con costanza ma non un segnale di aggravamento immediato della situazione.

Boato avvertito in alcune zone

L’Amministrazione comunale di Pozzuoli ha segnalato in una nota che “l’evento potrebbe essere stato accompagnato da un boato avvertito dagli abitanti dell’area prossima all’epicentro”, un fenomeno frequente nei terremoti di piccola intensità e bassa profondità della caldera. Le testimonianze, raccolte nelle prime ore, raccontano una breve vibrazione e un rumore sordo, tipico dei movimenti del sottosuolo flegreo, senza ulteriori ripercussioni. Anche questa volta, la scossa si colloca nella normale ciclicità del fenomeno bradisismico che da anni scandisce il respiro della caldera e che continua a ricordare che il suo equilibrio rimane dinamico, non certo statico.

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