Vai al contenuto

“Devo dirvi dei bambini”. Famiglia nel bosco, l’annuncio dell’avvocato: cosa è successo

Pubblicato: 22/11/2025 17:20
Bimbi Bosco

La storia della coppia anglo-australiana che da anni vive con i tre figli in un bosco di Palmoli, nel cuore del Chietino, è diventata un caso che mescola libertà di scelta e diritti dei minori. Una vicenda che continua a far discutere, tra chi ammira il coraggio di una vita alternativa e chi invece solleva dubbi su sicurezza, istruzione e integrazione sociale dei bambini. Ora, a parlare è l’avvocato della famiglia, che offre uno sguardo diretto sullo stato d’animo dei piccoli dopo il recente trasferimento in una struttura protetta.

Secondo il legale Giovanni Angelucci, i tre minori stanno affrontando il cambiamento con una sorprendente forza interiore. «I bambini sono scossi ma forti», spiega, raccontando che dormono insieme nella stessa stanza, uniti e consapevoli di ciò che sta accadendo. «Questi bambini – aggiunge – hanno una forza e una pace interiore che è disarmante». Parole che trasmettono la dimensione emotiva di una storia complessa, dove la serenità familiare si intreccia con le decisioni delle autorità.

La vicinanza del padre e la fiducia nella giustizia

Genitori e bambini del bosco a Palmoli

Un gesto semplice ma denso di significato è arrivato dal padre, che sabato mattina si è presentato alla struttura con frutta, vestiti ed effetti personali per i figli. Un modo per mantenere un legame, per far sentire la propria presenza nonostante la distanza. «Anche lui è scosso – conclude l’avvocato – ma è fiducioso che la cosa si risolva perché sono nel giusto, perché non hanno violato nessuna legge e perché questo provvedimento è un’ingiustizia». Una convinzione che alimenta ulteriormente il dibattito e le emozioni attorno al caso.

Nel pieno della discussione pubblica, l’Anm ha scelto di intervenire per difendere il Tribunale dei minori dalle accuse di arbitrarietà. In una nota, l’associazione ha precisato che la decisione di allontanare i bambini non è basata su opinioni soggettive, ma su «elementi oggettivi», come la sicurezza della casa nel bosco, le condizioni igieniche, l’accesso alla socialità e il rispetto dell’obbligo scolastico. L’Anm ha anche avvertito che il clamore politico rischia di distorcere il senso di una misura nata per tutelare i minori.

Lo stesso ministro della Giustizia Carlo Nordio ha mantenuto un tono prudente, riconoscendo la delicatezza della situazione. Pur non entrando nel merito della decisione, ha annunciato verifiche e controlli sulle procedure adottate, ricordando che ogni giudizio definitivo sarebbe prematuro. L’obiettivo, spiegano dal ministero, è garantire trasparenza e tutela dei diritti di tutte le parti coinvolte.

Casa nel bosco di Palmoli

Un caso che divide l’opinione pubblica

Intanto, mentre la famiglia attende di poter riabbracciare i figli, la storia si trasforma in un fenomeno nazionale. Sui social e nei talk show, il caso dei bambini del bosco è diventato simbolo di un conflitto tra libertà di scelta e responsabilità pubblica. C’è chi vede nella loro esperienza un ritorno alla natura e alla semplicità, e chi invece la considera una violazione dei diritti dei minori. In mezzo, restano le istituzioni, impegnate a trovare un equilibrio tra affetto e regole, tra emozione e legge.

Veduta del bosco di Palmoli dove viveva la famiglia

Quel che è certo è che il dibattito non si fermerà presto. La storia dei bambini di Palmoli ha superato i confini del piccolo borgo abruzzese, diventando uno specchio delle nostre contraddizioni: quanto siamo disposti a tollerare una vita diversa, e dove finisce la libertà individuale quando in gioco ci sono i più piccoli?

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure