Vai al contenuto

Famiglia nel bosco, la decisione della mamma sui bambini: “Per i nostri figli è deciso così”

Pubblicato: 23/11/2025 10:24

La storia della famiglia nel bosco continua a far discutere. Dopo la decisione del tribunale dell’Aquila di allontanare i tre bambini dal rudere in cui vivevano con i genitori e trasferirli in una casa famiglia, la madre rompe il silenzio con un annuncio che riaccende il dibattito pubblico. Un caso che intreccia emozioni, scelte di vita alternative e questioni di giustizia.

Nei giorni scorsi era stato il padre, Nathan Trevillion, a contestare apertamente la decisione del tribunale, difendendo lo stile di vita “naturale” della famiglia. Ora, a parlare è la madre, Catherine Birmingham, che racconta la sua verità e spiega come intende affrontare questo momento difficile insieme ai figli.

La voce della madre: “Resto qui e non li lascio soli”

Intervistata da Repubblica, Birmingham ha espresso tutta la sua preoccupazione dopo aver rivisto i bambini nella struttura: “stranamente euforici, e capisco che è la dimostrazione della loro ansia. Vorrebbero tornare a casa, io resto qui e non li lascio soli”. Al momento la donna può incontrarli soltanto a colazione e la sera, prima che si addormentino, momenti brevi ma preziosi che cerca di vivere appieno.

I genitori della famiglia nel bosco durante un incontro con la stampa

“Un’educazione naturale e libera”

Birmingham difende con convinzione il modello educativo scelto per i propri figli. “Non andranno in una scuola ortodossa, continueranno, invece, a ricevere un’educazione familiare e naturale, si chiama unschooling e ti connette con la parte destra del cervello”. Una visione che la coppia rivendica come più libera e autentica, lontana dai tradizionali schemi scolastici.

La casa nel bosco dove viveva la famiglia prima dell'intervento delle autorità

Sabato, il compagno aveva ipotizzato che, se i bambini non fossero tornati presto a casa, la moglie avrebbe potuto portarli in Australia. Una possibilità che resta sullo sfondo del confronto tra i genitori e le autorità, mentre la vicenda continua a dividere opinione pubblica e istituzioni.

La politica e la giustizia si confrontano sul caso

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha definito l’intervento “un atto estremamente doloroso e grave” annunciando verifiche sull’operato dei servizi coinvolti. Anche Matteo Salvini è intervenuto duramente, parlando apertamente di “sequestro” e definendo la decisione “indegna”, con l’intenzione di recarsi personalmente in Abruzzo per approfondire la situazione.

Veduta del bosco in Abruzzo dove viveva la famiglia

La replica dei magistrati e la battaglia legale

L’Associazione nazionale magistrati ha precisato che la decisione del tribunale “si fonda su valutazioni tecniche ed elementi oggettivi: sicurezza, condizioni sanitarie, accesso alla socialità, obbligo scolastico”. Di diverso avviso il legale della coppia, Giovanni Angelucci, che prepara un ricorso sostenendo che i bambini siano vaccinati, socialmente integrati e che l’abitazione disponga di certificazione di idoneità.

Nel frattempo, i tre piccoli restano nella casa famiglia, dove possono incontrare la madre solo in orari stabiliti. La speranza dei genitori è che il caso possa presto risolversi e che la famiglia possa ritrovare la propria serenità, qualunque sia la decisione finale del tribunale.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure