
Il primo dato dell’affluenza alle regionali in Campania presenta un quadro sensibilmente più basso rispetto alla precedente tornata elettorale. La partecipazione iniziale fatica a raggiungere i livelli registrati negli anni passati, delineando un avvio meno reattivo da parte dell’elettorato. Un confronto che, almeno a metà giornata, mette in luce un distacco evidente e che potrebbe influire sugli equilibri politici regionali.

Alle ore 12 ha votato il 8,12% degli elettori, un risultato inferiore rispetto all’11,34% registrato alla stessa ora nella precedente tornata. Il dato, diffuso nelle prime rilevazioni ufficiali, offre un primo riferimento per comprendere il comportamento degli elettori campani nella fase iniziale del voto. Il dato generale sull’affluenza riguardante l’Italia è 8,64%, di molto inferiore al 12,43% delle scorse elezioni regionali.
In Campania si rinnova la guida della Regione dopo i due mandati di Vincenzo De Luca, impossibilitato a ripresentarsi per i limiti imposti dalla normativa vigente. Le candidature in campo rappresentano il ventaglio politico delle principali coalizioni, con il centrodestra deciso a ribaltare l’assetto consolidato e il centrosinistra impegnato a difendere il proprio radicamento territoriale. A condizioni variabili si aggiunge la presenza di liste civiche e aree indipendenti, che puntano a intercettare quella parte dell’elettorato che spesso si muove con maggiore volubilità nelle competizioni regionali.
Anche in Campania il tema centrale rimane l’astensionismo, considerato la variabile più rilevante nel determinare il peso effettivo di ogni coalizione. Il ritmo della partecipazione nelle prossime ore chiarirà quanto questo primo dato rappresenti un andamento stabile o un semplice rallentamento nelle ore iniziali di apertura dei seggi.
La prossima rilevazione dell’affluenza è prevista per le 19.


