
Lilli Gruber torna a puntare il dito contro il Governo e, in particolare, contro Giorgia Meloni, commentando le recenti dichiarazioni dei ministri Carlo Nordio e Eugenia Roccella. A Otto e mezzo, la giornalista ha rivolto un intervento molto duro ai telespettatori, accusando la Presidente del Consiglio di precise responsabilità politiche.
Le frasi dei ministri e la polemica
A sollevare la controversia sono state le affermazioni del Ministro della Giustizia Nordio, secondo cui la violenza sarebbe in qualche modo “intrinseca” nella natura maschile, e quelle della Ministra per le Pari Opportunità Roccella, che ha messo in dubbio un collegamento tra educazione sessuale a scuola e prevenzione della violenza sulle donne.
Parole che hanno provocato reazioni immediate nel dibattito pubblico, tra cui quella, particolarmente netta, della conduttrice di La7.
Polemiche Nordio e Roccella, Gruber si rivolge agli spettatori: “Questi ministri rappresentano la cultura di destra di Meloni”https://t.co/jEvLgCjX1O
— Otto e Mezzo (@OttoemezzoTW) November 22, 2025
L’attacco di Gruber: “Sono ministri scelti da lei”
Nel suo commento in diretta, Gruber ha denunciato una responsabilità politica diretta di Meloni per le posizioni dei membri del suo esecutivo:
“Volevo dire alle telespettatrici e ai telespettatori: non stiamo parlando di battute. Sono tre anni e più che Giorgia Meloni governa con i ministri che lei ha scelto. Roccella e Nordio non sono semplicemente parlamentari di Fratelli d’Italia: li ha scelti come ministri”.
La giornalista ha poi aggiunto che tali dichiarazioni rifletterebbero una cultura politica precisa:
“Immaginiamo che siano rappresentativi di una cultura di destra reazionaria che difende Giorgia Meloni. Altrimenti, se non li si ritiene adeguati, si cambiano i ministri”.
Il tema della responsabilità istituzionale
Gruber ha concluso sottolineando come le parole dei ministri incidano sulla percezione pubblica della violenza di genere e sulla capacità delle istituzioni di costruire una cultura realmente attenta ai diritti e alla parità. Un appello, il suo, affinché chi governa assuma pienamente il peso delle proprie scelte politiche e dei messaggi che ne derivano.


