
Un sabato che doveva essere di passione venatoria si è trasformato in tragedia per la caccia in Toscana. Il 22 novembre 2025 due uomini hanno perso la vita in incidenti distinti ma simili, a poche ore di distanza, durante le braccate al cinghiale che ogni weekend richiamano decine di squadre nei boschi della regione. Entrambi i casi hanno un punto in comune: un proiettile vagante partito nel momento del fuoco collettivo, con soccorsi tempestivi ma purtroppo inutili. Le procure di Pistoia e Grosseto hanno subito aperto inchieste per chiarire ogni dettaglio.
Una giornata di caccia finita nel dramma
Il primo incidente è avvenuto nelle campagne di Quarrata, in località Torre Sant’Alluccio. Durante una braccata con una trentina di partecipanti, Adriano Di Lorenzo, 69 anni, è stato colpito mortalmente da un colpo partito accidentalmente. Ambulanza, Misericordia e l’elicottero Pegaso sono arrivati in pochi minuti, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare.

Le indagini dei carabinieri e l’ipotesi di omicidio colposo
I Carabinieri di Carmignano hanno avviato gli accertamenti, trasmettendo gli atti alla Procura di Pistoia. L’ipotesi è quella di omicidio colposo. Gli inquirenti stanno verificando da quale arma sia partito il proiettile e se le norme di sicurezza — come la corretta posizione di tiro e la visibilità del bersaglio — siano state rispettate. Tutte le armi presenti sono state poste sotto sequestro e i partecipanti saranno ascoltati per ricostruire la dinamica.

Un secondo incidente in Maremma, stesso destino
Poche ore dopo, un secondo tragico episodio ha scosso la Maremma. Nei boschi sopra Tirli, frazione di Castiglione della Pescaia, ha perso la vita Renato Maestrini, 80 anni, conosciuto da tutti come il “Cinghialaio” per la sua lunga esperienza. Durante una battuta nella macchia del Baracchino, un 30enne del posto avrebbe sparato per errore, colpendo l’uomo che si trovava sulla traiettoria. Anche in questo caso, la morte è stata immediata.
Un dibattito che si riaccende
Il giovane autore del colpo, in stato di forte choc, è stato ricoverato all’ospedale Misericordia di Grosseto. La Procura di Grosseto ha avviato le indagini, raccogliendo testimonianze e rilievi balistici per capire cosa sia accaduto. Due morti in un solo giorno riaccendono il tema mai sopito della sicurezza nelle battute al cinghiale: boschi affollati, visuali limitate e un solo istante di errore che può trasformare una passione in tragedia. Ora spetterà alla magistratura chiarire, minuto per minuto, cosa sia andato storto.
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