
Tragico lutto nello sport, il campione muore a soli 39 anni – Nel mondo della boxe, dove ogni vittoria pesa come una vita e ogni sconfitta brucia per anni, ci sono storie che restano incise più per l’umanità che per i titoli. È la storia di un atleta che ha scalato il ring con la fame dei predestinati, e che negli ultimi due anni ha combattuto un avversario diverso, impossibile da schivare. Una battaglia silenziosa, vissuta lontano dai riflettori, ma non per questo meno feroce.

Tragico lutto nello sport, il campione muore a soli 39 anni
Solo nelle ore successive è arrivata la conferma del peggiore degli epiloghi: a spegnersi è stato Vanes Martirosyan, 39 anni, pugile olimpico e ex sfidante al titolo mondiale. Nato in Armenia, si era trasferito da bambino a Glendale, in California, insieme alla famiglia. Un cambio di mondo che avrebbe segnato tutto: lì, tra palestre improvvisate e allenatori severi, il ragazzo scoprì la boxe e una determinazione fuori dal comune. A soli 18 anni conquistò un posto nella squadra olimpica statunitense per Atene 2004: il trampolino di una carriera che lo avrebbe portato tra i nomi più rispettati della sua generazione. Nel 2005 passò al professionismo e, nel giro di pochi anni, si ritrovò a combattere contro atleti di altissimo livello, costruendo un curriculum che parlava chiaro.


Una carriera fatta di sfide impossibili
Nel corso della sua attività da professionista, durata fino al 2018, Martirosyan disputò 41 incontri, vincendone 36 e mettendone a segno 21 per KO. Tra gli appuntamenti più ricordati ci fu la sfida del 2016 contro Erislandy Lara per i titoli WBA e IBO dei pesi medi leggeri: un match durissimo, perso ai punti ma combattuto con enorme tenacia. Nel 2018 accettò un’ulteriore impresa quasi suicida: affrontare Gennady Golovkin con appena tre settimane di preavviso. Un incontro che si concluse al secondo round, ma che contribuì a consolidare la sua fama di pugile coraggioso, disposto a salire sul ring contro chiunque.
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