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Chi è Antonio Decaro, il nuovo presidente della Regione Puglia

Pubblicato: 24/11/2025 15:13

Antonio Decaro, figura centrale della politica pugliese e nazionale, è il nuovo presidente della Regione Puglia. Manca ancora l’ufficialità che arriverà solo in serata, ma i primi exit poll lo danno in vantaggio di ben 34 punti rispetto al rivale di centrodestra, Luigi Lobuono. A lui viene spesso attribuita l’immagine del “predestinato”, un amministratore capace di costruire passo dopo passo una carriera costante e in ascesa. Dalla guida del Comune di Bari fino all’esperienza europea, il suo percorso è il risultato di vent’anni di impegno, radicamento territoriale e capacità di navigare nelle dinamiche complesse del centrosinistra.

Antonio Decaro, dal Comune di Bari alla guida della Regione Puglia

Il cammino politico di Antonio Decaro parte da lontano: assessore, deputato, consigliere regionale, poi sindaco di Bari per due mandati e presidente dell’Anci in piena stagione renziana. Negli ultimi anni diventa uno dei protagonisti del Parlamento europeo, eletto con oltre mezzo milione di preferenze e alla guida della commissione Ambiente. In questo ruolo, raccontano, ha costruito un rapporto solido con Raffaele Fitto, vicepresidente della Commissione UE.
Sposato con Katia e padre di due figlie, Giorgia e Chiara, Decaro ha sempre mantenuto un’immagine familiare e popolare, come testimoniato dalle parole della figlia maggiore quando, a 14 anni, raccontò: «Mio padre è diventato il padre di tutti».

L’ascesa politica e il possibile ruolo nazionale

Il profilo di Antonio Decaro è spesso indicato come quello di un leader in crescita, al punto che diversi osservatori lo immaginano come futuro riferimento del fronte riformista del Partito Democratico. Un potenziale “anti-Elly”, secondo chi vede nei suoi consensi e nel suo approccio pragmatico un’alternativa alla guida attuale del partito.
Per ora, però, Decaro ha un’altra missione: portare a compimento l’esperienza del campo largo in Puglia, una coalizione che appare lanciata verso un risultato solido grazie alle sue capacità organizzative e comunicative.

Le radici socialiste e la trasformazione di Bari

Di tradizione socialista, Antonio Decaro è ingegnere e amministratore esperto. I suoi dieci anni alla guida del capoluogo pugliese hanno profondamente trasformato Bari, oggi una delle città turistiche più dinamiche d’Italia. La gestione dei flussi, tra centro storico, Umbertino e periferie, resta complessa, ma la città ha definitivamente superato l’immagine di semplice luogo di passaggio.
Il periodo del Covid ha consolidato il suo rapporto con i cittadini: il sindaco-sceriffo, fermo ma rassicurante, che ricordava a tutti le regole da rispettare. Anche la gestione delle crisi legate alle municipalizzate lo ha messo alla prova, senza intaccarne la popolarità.

Le critiche e il suo stile da amministratore “misurato”

Pur molto apprezzato, Antonio Decaro è considerato dai critici un amministratore talvolta poco incline allo scontro politico diretto. Da presidente dell’Anci, per esempio, non alimentò le polemiche sull’autonomia differenziata, preferendo un ruolo istituzionale equilibrato. Un atteggiamento che qualcuno ha letto come eccesso di prudenza, altri come senso di responsabilità.

Lo strappo con Emiliano e la nascita del “metodo Decaro”

Il 2024 segna la svolta: il rapporto con Michele Emiliano entra in crisi dopo alcune dichiarazioni del governatore che Decaro contesta apertamente. Da lì nasce una frattura profonda, che porta il futuro presidente a mettere sul tavolo un aut aut: “o io o loro”, riferendosi alla presenza in Consiglio regionale di Emiliano e Vendola.
La battaglia con Emiliano la vince, quella con Vendola no, per evitare ripercussioni nazionali sull’alleanza con Avs. Da questa stagione nasce il “metodo Decaro”: una linea politica più netta, la selezione dei candidati, la rottura con il trasformismo che aveva segnato parte dell’era Emiliano.

Una campagna elettorale costruita tra popolarità e comunicazione

La campagna elettorale di Decaro mischia messaggi politici e creatività. Dallo spot che invita i pugliesi a scrivere una canzone al video del candidato-tassista che indica la strada da seguire per non farsi guidare dagli altri. Dal karaoke alle piazze, fino all’abbraccio simbolico con Emiliano alla vigilia del voto: un gesto pensato per ricucire, almeno in parte, la frattura.

La missione di Antonio Decaro e la nuova sfida alla Regione Puglia

Vicino” è la parola chiave che ricorre nel suo racconto personale, anche nel libro Vicino – Fare politica insieme alle persone. Ed è l’approccio che Decaro promette di portare anche alla guida della Regione Puglia: una politica fatta di presenza, ascolto e costruzione quotidiana di comunità.
Il futuro nazionale resta una pagina ancora da scrivere. Per ora, all’orizzonte c’è la sfida più impegnativa: governare la Puglia, trovare un equilibrio tra continuità e cambiamento e dimostrare che il suo “metodo” può davvero andare oltre l’eredità del modello Emiliano.

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Ultimo Aggiornamento: 24/11/2025 15:20

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