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Chi è Alberto Stefani, il nuovo presidente della Regione Veneto

Pubblicato: 24/11/2025 15:14
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Alberto Stefani, 33 anni, è il nuovo presidente della Regione Veneto e una delle figure emergenti del centrodestra nazionale. Manca ancora l’ufficialità che arriverà solo in serata, ma i primi exit poll lo danno in vantaggio di quasi 30 punti rispetto al rivale di centrosinistra, Giovanni Manildo. Considerato uno dei profili più promettenti della Lega, ha costruito una carriera politica rapidissima, diventando in pochi anni uno dei principali referenti del partito sul territorio e a livello federale.

Alberto Stefani, l’ascesa nella Lega tra identità e territorio

Stefani entra giovanissimo nelle file della Lega, muovendo i primi passi nelle giovanili del partito e distinguendosi rapidamente per preparazione e attivismo. Nel 2023 diventa segretario regionale della Lega Veneto, mentre dal 2024 è vicesegretario federale al fianco di Matteo Salvini, che lo indica più volte come una delle personalità più solide della nuova generazione.
I suoi temi cardine sono autonomia, federalismo, identità e tradizione locale. Durante i comizi insiste spesso su una politica che parte dai territori: «Prima le comunità locali e poi lo Stato», una linea che lo ha reso popolare nella base veneta. Non mancano toni forti contro globalismo e rigidità centraliste, mentre Stefani si presenta come difensore di un ecologismo pragmatico e non ideologico.

Origini, formazione e vita personale di Alberto Stefani

Nato nel 1992 a Padova, Alberto Stefani cresce con la sorella gemella Giulia, infermiera a Verona. Da bambino veniva definito dalla sua maestra un “bambino indaco”, un modo per dire che era particolarmente vivace e intelligente.

Il suo percorso accademico è impeccabile:

  • diploma con 100/100,
  • laurea in Giurisprudenza all’Università di Padova con 110 e lode,
  • attualmente impegnato in un dottorato nella stessa disciplina.

Sportivo e creativo, ha praticato pallavolo, ama il calcio, dipinge a olio e tempera e scrive nel tempo libero. Ha anche origini greche, a cui è molto legato, come mostrano le sue frequenti estati trascorse nelle isole elleniche.

Da Borgoricco a Roma: la scalata istituzionale

La carriera politica di Alberto Stefani inizia ufficialmente nel 2014 come consigliere comunale a Borgoricco, a soli 22 anni. Da allora la sua ascesa è stata fulminea:

  • Deputato dal 2018 (riconfermato nel 2022)
  • Sindaco di Borgoricco dal 2019
  • Commissario regionale della Lega nel 2020
  • Segretario regionale nel 2023
  • Presidente della Commissione bicamerale sul Federalismo
  • Vicesegretario federale dal 2024

Quando si trova a Roma, vive in una stanza affittata presso le suore francescane, una scelta che ha attirato curiosità e simpatia.

Il suo attivismo interno lo porta a promuovere nel 2024 la linea identitaria del partito, riuscendo a ricomporre — almeno temporaneamente — le divisioni più accese della base.

La candidatura alla Regione Veneto e il rapporto con Salvini

Già mesi prima dell’investitura ufficiale, il nome di Alberto Stefani circolava insistentemente come candidato naturale del centrodestra alla presidenza del Veneto. La sua vicinanza a Matteo Salvini e i rapporti solidi con i leader degli alleati lo hanno reso il profilo favorito nel “risiko” delle candidature regionali.

Stefani, però, ha sempre evitato trionfalismi, preferendo concentrarsi sul ruolo di segretario regionale e su una parola guida che ha ripetuto per mesi: identità. Per lui significa:

  • amministrazione efficiente,
  • gestione oculata delle risorse,
  • difesa dell’ambiente “senza ideologie”,
  • tutela delle comunità locali,
  • preservazione della storia e della sicurezza dei cittadini.

L’investitura ufficiale arriva l’8 ottobre, dopo una lunga attesa che però non ha mai messo in dubbio la sua posizione centrale nel partito.

Un nuovo volto per il Veneto

Con il suo stile diretto, il forte radicamento nel territorio e una visione politica che intreccia autonomia regionale e appartenenza comunitaria, Alberto Stefani si appresta ora a guidare il Veneto in una nuova fase politica. Un percorso che segna la consacrazione definitiva di un giovane leader cresciuto rapidamente, ma con una struttura solida alle spalle e un rapporto privilegiato con la sua base elettorale.

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Ultimo Aggiornamento: 24/11/2025 15:25

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