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Campania, vince Fico ma la sorpresa è un’altra: i numeri sono chiarissimi

Pubblicato: 24/11/2025 16:20

La Campania è tornata alle urne per scegliere il successore di Vincenzo De Luca, presidente di centrosinistra alla guida della Regione negli ultimi dieci anni. La sfida più attesa era quella tra Roberto Fico, ex presidente della Camera sostenuto da un’ampia coalizione progressista, ed Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri e candidato del centrodestra.

La prima indicazione forte è arrivata già con l’affluenza: solo il 43,2% degli aventi diritto si è recato al voto, un dato sensibilmente più basso rispetto al 54,3% di cinque anni fa. Un calo che conferma un clima politico complesso e un crescente disincanto verso le urne.

I primi exit poll di Opinio Italia per la Rai hanno subito delineato un vantaggio netto per Fico, accreditato tra il 56,5% e il 60,5%. Il candidato progressista era sostenuto da una larga coalizione: Pd, M5S, Avs, Fico Presidente, A Testa Alta, Noi di Centro-Noi Sud, Avanti Campania e Casa Riformista.

Alle sue spalle, secondo le stime, si posizionerebbe Cirielli, con un consenso tra il 35% e il 39%. Il viceministro correva con il sostegno di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Udc, Democrazia Cristiana con Rotondi e Pensionati–Consumatori, oltre alla lista personale Cirielli Presidente. Molto più staccati gli altri candidati.

I dati Swg per La7 hanno confermato lo stesso trend, attribuendo a Fico un risultato compreso tra il 54% e il 58%, mentre Cirielli resterebbe fermo tra il 35% e il 39%. Una convergenza significativa che ha rafforzato l’idea di una vittoria quasi certa per l’ex presidente della Camera.

Più contenuto, ma comunque solido, il margine individuato da YouTrend per Sky TG24, con Fico al 53-57% e Cirielli al 38-42%. Ma il dato più rilevante degli instant poll riguarda le liste, soprattutto quelle del campo progressista.

Il Partito Democratico emergerebbe come prima forza della coalizione tra il 16,5% e il 20,5%, mentre il Movimento Cinque Stelle resterebbe tra il 9% e il 13%, ben al di sotto della soglia del 15%. Un risultato significativo: Fico vince, ma la sua formazione politica di riferimento non decolla.

Nel centrosinistra, la lista A Testa Alta, vicina alla galassia deluchiana, oscillerebbe tra il 6% e l’8%; Casa Riformista tra il 4,5% e il 6,5%; Avs tra il 4% e il 6%, mentre la lista personale Fico Presidente si attesterebbe tra il 3,5% e il 5,5%. Numeri che confermano un quadro plurale ma frammentato.

A destra, Fratelli d’Italia raggiungerebbe il 14,5-18,5%, seguito da Forza Italia tra il 9% e il 13% e dalla Lega, più debole, tra il 3,5% e il 5,5%. La lista Cirielli Presidente si fermerebbe invece all’1,5-3,5%. Questo mosaico elettorale racconta una Campania in cui Fico vince, ma in cui il M5S resta sotto tono, senza riuscire a trasformare la vittoria del suo leader in un successo pieno del movimento.

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